Mino Reitano, 15 anni dalla scomparsa. Agliano: “Artista immortale, un patrimonio per Reggio”
"Uomo semplice e carico di energia, dai sani valori e forti ideali, dal cuore gentile e generoso, dedito al lavoro ed alla famiglia", le parole di Agliano
27 Gennaio 2024 - 14:52 | Comunicato stampa
Il 27 gennaio 2009, stroncato da un male incurabile, ci lasciava il ”Ragazzo di Calabria” che per oltre 40 anni aveva incantato le platee, le piazze ed i palchi di tutto il mondo cantando, con il suo straordinario talento, con le sue melodie e le sue eccezionali doti di interprete e musicista, le gioie, le ansie, le speranze e le bellezze della sua amata Terra.
Giuseppe Agliano, già assessore e consigliere comunale, ricorda così Mino Reitano nel 15° anniversario della morte.
Per la sua immensa e popolare attività artistica, per il grande affetto e la considerazione che gode ancora oggi – afferma Agliano – Mino merita di essere ricordato in particolare alle giovani generazioni, per poterne apprezzare ed emulare non solo le doti canore ma, anche e soprattutto, le virtù dell’Uomo semplice e carico di energia, di eterno ragazzo pieno di vitalità, dai sani valori e forti ideali, dal cuore gentile e generoso, dedito al lavoro ed alla famiglia.
Perciò i reggini ed i calabresi non devono disperdere il messaggio di riscatto lanciato attraverso la sua sterminata produzione artistica, perché Egli non è stato solo un interprete, un compositore, un cantante, un musicista, un attore, uno scrittore, un giornalista, un conduttore, un talento a tutto tondo, ma è stato soprattutto un grande esempio. Con la sua ingenua ma dignitosa umiltà ha rappresentato la forza, la capacità e la voglia di riscatto caratteristica degli uomini e delle donne del sud, che non si rassegnano e vogliono guardare al futuro con l’orgoglio di chi sa si avere le qualità per emergere.
Nonostante il suo viscerale amore per la Calabria, Mino Reitano non fece alcuna attività artistica sul territorio per oltre 18 anni, ma il suo ritorno alla fine degli anni ‘90 fu un trionfo. A migliaia infatti, calabresi e turisti, affollarono i suoi concerti durante il tour “Viaggio Mediterraneo”, voluto nel 1998 dal Presidente del Consiglio Regionale del tempo Giuseppe Scopelliti, che per due anni consecutivi lo vide esibirsi, unitamente ad altri artisti calabresi, in molti comuni della regione compreso lo storico concerto di Reggio in Piazza Indipendenza.
Nel 2000 gli fu conferito l’incarico onorifico di “Ambasciatore della calabresità nel Mondo” e nel 2005 il San Giorgio d’Oro.
Il 25 ottobre del 2009 le Poste Italiane lo celebrarono con l’emissione di un francobollo facente parte di una serie di tre valori dedicati alla storia della musica italiana (gli altri due furono dedicati a Pavarotti e Rota).
Questo evento, il comune di Reggio lo volle organizzare anche a Palazzo San Giorgio, d’intesa con la locale filiale delle Poste e l’Associazione Anassilaos, in contemporanea nazionale.
Dopo la sua scomparsa, anche su insistenza di tantissimi fan, amici ed estimatori, fui incaricato dal sindaco Scopelliti di attivare e seguire le procedure per la realizzazione di un monumento a Sua perenne memoria.
Lo scultore Rosario La Seta ideò e realizzò (anche con il prezioso apporto della famiglia, in particolare della moglie Patrizia e delle figlie Grazia e Giuseppina) un bellissimo busto in bronzo, con l’immagine di Mino che stringe un violino (strumento che Egli prediligeva) che sovrasta un blocco di pietra di Lazzaro con incisa una grande nota musicale, che uniti raggiungono quasi due metri di altezza. L’opera fu completata nel 2011 e collocata nel 2016 all’interno della piazza ricavata al centro della rotatoria sullo slargo dell’Annunziata nel quartiere di Santa Caterina, che oggi porta il Suo nome.
In questi anni – conclude Giuseppe Agliano – molteplici sono state le iniziative promosse dalle testate televisive e giornalistiche nazionali e locali, oltre che da Istituzioni, Enti e Associazioni, volte e ricordarne la figura e l’opera e per rendere il doveroso tributo ad un personaggio che ha fatto la storia della musica italiana.
Una su tutte: il “Memorial Mino Reitano”, pensato, ideato e voluto fortemente dal fratello Gegè (anch’egli recentemente scomparso) che, per 14 anni con amore e dedizione, ha deliziato quanti sono accorsi al teatro “F. Cilea” a riascoltare, dalle voci di altrettanti grandi artisti, il repertorio musicale di Mino, di Franco, di Gegè e di Antonio Reitano, che oggi continua la sua attività al teatro “Manferoce” di Palmi, grazie all’impegno e alla capacità del promoter Natale Princi.