Qualità della vita, Reggio sempre più in fondo alla classifica: è al 106esimo posto

Milano confermata prima nella qualità della vita nel rapporto ItaliaOggi, mentre Reggio scende di 11 posizioni

Stazione Lido Reggio Calabria (3)

Milano si riconferma in vetta alla classifica della qualità della vita in Italia, assicurandosi ancora una volta il primo posto nella 26ª edizione del rapporto annuale realizzato da ItaliaOggi e Ital Communications, in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma. A seguire, sul podio troviamo Bolzano e Monza e Brianza, che rappresentano un Nord Italia sempre più distante dal Sud nei parametri che misurano il benessere.

Il divario tra Nord e Sud: il caso di Reggio Calabria

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In fondo alla classifica si posizionano invece Caltanissetta (107ª), Reggio Calabria (106ª, con una caduta di ben 11 posizioni rispetto all’anno precedente) e Agrigento (105ª). Questa edizione dell’indagine mette in luce in modo ancora più evidente il divario tra Nord e Sud, con Reggio Calabria che scivola ulteriormente indietro, riflettendo difficoltà radicate in diverse dimensioni chiave della qualità della vita.

Reggio Calabria: un quadro desolante nei parametri di benessere

Purtroppo, Reggio Calabria non registra miglioramenti significativi in quasi nessuna delle nove dimensioni analizzate. La città metropolitana calabrese è particolarmente penalizzata nei settori di affari e lavoro, istruzione e formazione, reddito e ricchezza. I dati evidenziano un mercato del lavoro stagnante, con un alto tasso di disoccupazione e una carenza di iniziative imprenditoriali innovative. Anche il settore dell’istruzione soffre, con un basso numero di laureati e una preoccupante percentuale di giovani che abbandonano gli studi.

Nonostante una leggera tenuta rispetto ad altre aree meridionali, il livello di sicurezza sociale rimane insoddisfacente. Unico aspetto meno negativo è il sistema sanitario, dove Reggio Calabria riesce a non essere tra le ultime, dimostrando la presenza di alcuni servizi medici di qualità.

I dati dell’indagine: un’analisi approfondita

Secondo Marino Longoni, condirettore di ItaliaOggi, lo studio si basa su 93 indicatori di base che raggruppano fattori come lavoro, affari, sicurezza, ambiente e giustizia.

“Dall’indagine di quest’anno emerge chiaramente il divario tra il Centro-Nord e il Sud Italia, con ampie aree di disagio sociale che persistono al Sud”, ha dichiarato Longoni.

Inoltre, viene confermata una tendenza già osservata negli anni precedenti: la crescita delle città metropolitane in termini di qualità della vita.

Attilio Lombardi, fondatore di Ital Communications, ha aggiunto che l’indagine rappresenta un passo in avanti nell’evoluzione del concetto di qualità della vita, integrando nuovi parametri che rispecchiano le esigenze attuali delle comunità.

“Il nostro compito, come comunicatori, è quello di costruire ponti di dialogo e offrire all’opinione pubblica, ai mass media e alle istituzioni una visione chiara e documentata delle città in cui viviamo”, ha spiegato Lombardi. “Solo attraverso una comunicazione trasparente possiamo favorire lo sviluppo di politiche che mettono al centro il benessere collettivo“.

Alessandro Polli, responsabile dell’analisi dei dati e docente di Statistica economica presso l’Università La Sapienza, ha sottolineato la complessità del lavoro svolto:

“Il nostro metodo connette una vasta gamma di indicatori in modo ponderato, e i risultati sono apprezzati anche da chi rappresenta le realtà locali, riconoscendosi nei dati”.