Reggio – Metameria, sequestro di beni per 7 mln a 4 esponenti della cosca Condello

Nel mirino dei carabinieri 7 imprese, 44 immobili e 65 autoveicoli

Carabinieri Sirene

A conclusione di approfondimenti patrimoniali coordinati dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, scaturiti dalle risultanze emerse nell’operazione denominata “Metameria” (eseguita nel febbraio 2021), i Carabinieri  hanno dato esecuzione all’ultimo di  quattro provvedimenti di sequestro patrimoniale, emessi dal Tribunale del capoluogo – sezione Misure di Prevenzione– diretta dalla presidente Natina Pratticò.

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Sequestro per oltre 7 milioni di beni

L’attività, nello specifico settore della prevenzione, nel suo complesso ha consentito di dimostrare la pericolosità sociale e l’illecita accumulazione patrimoniale posta in essere dai soggetti sopra elencati e nel contempo permettendo di sequestrare, per un valore complessivo stimato di oltre 7 milioni di euro, i seguenti beni:

  • 7 imprese operanti nei settori dell’edilizia ed impianti elettrici, officine meccaniche per mezzi pesanti, onoranze funebri e distribuzione di carburanti per autotrazione;
  • nr. 44 immobili siti nella provincia di Reggio Calabria e Cosenza;
  • nr. 65 autoveicoli di vario genere; nr. 4 quote societarie, nonché disponibilità finanziarie pari a euro 155.000,00 per un valore complessivo di oltre 7 milioni di euro.

L’esito di tale manovra investigativa evidenzia la mirata strategia di contrasto patrimoniale messa in atto negli ultimi anni dal Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria che prevede la stretta correlazione tra gli elementi acquisiti nel procedimento penale e quelli che vengono utilizzati nel procedimento di prevenzione. La preliminare attività di congelamento dei patrimoni strettamente connessi alla commissione del reato espressa attraverso il sequestro preventivo viene quindi sistematicamente affiancata e rafforzata dal procedimento di prevenzione che, allargando lo spettro di azione del sequestro patrimoniale a tutti i beni acquisiti senza provvista durante il periodo di pericolosità sociale dei soggetti investigati, manifesta la propria devastante potenzialità di aggressione ai patrimoni occulti dei sodalizi mafiosi.