Meningite a Reggio, centro vaccini preso d’assalto. Giuffrida: “Nessun allarmismo” – FOTO
Il direttore del centro vaccinale reggino lancia un messaggio alla città per tranquillizzare i reggini
08 Gennaio 2020 - 18:27 | di Vincenzo Comi
“Quando ci hanno comunicato il decesso della ragazza per sepsi meningococcica – spiega il dott. Sandro Giuffrida, responsabile del centro vaccini reggino – abbiamo attivato immediatamente tutte le azioni necessarie a proteggere i cosiddetti ‘contatti stretti‘, ovvero i familiari, i conviventi e tutti coloro che per vario motivo hanno avuto un periodo di lunga frequentazione con la piccola Angela”.
Il dott. Giuffrida, direttore U.O.C. Igiene e Sanità Pubblica di Reggio Calabria, chiarisce ai nostri microfoni alcuni passaggi fondamentali necessari a tranquillizzare la popolazione. In queste ore infatti il centro vaccini è stato preso letteralmente d’assalto.
“La trasmissione del batterio avviene soltanto nei sette/dieci giorni precedenti la comparsa della sintomatologia. A nostro avviso sono da escludere dalla profilassi tutti i compagni di classe di Angela poichè la scuola, nel periodo antecedente i primi sintomi avvertiti dalla ragazza, era chiusa. Non è possibile in alcun modo che siano stati contagiati gli studenti in quanto erano giorni di festa e la scuola, lo ribadiamo, era chiusa”.
Parole che fanno tirare un sospiro di sollievo alle tante famiglie reggine ed insegnanti, preoccupati in questi giorni, per la propria salute e quella dei propri figli.
La nostra intervista viene spesso interrotta dal via vai del personale del centro vaccini, più che mai al lavoro, per rispondere alle tante domande dei genitori e non solo, accorsi presso il dipartimento sanitario di prevenzione della zona sud della città.
Ma cos’è la meningite e come si trasmette?
“E’ una malattia infettiva provocata dal batterio Neisseria meningitidis (meningococco) che generalmente determina quadri clinici molto banali. Tutti noi potenzialmente possiamo venire a contatto con questo tipo di batterio ma senza gravi conseguenze, magari avendo solo un pò di mal di gola. Circa il 10 % delle persone che ci circondano possono essere portatori sani del batterio e possono quindi trasmettere la malattia senza avere alcun sintomo. In alcuni casi estremi come nel caso di Angela questo batterio attraversa le meningi e determina quadri clinici molto gravi”.
La possibilità tuttavia che avvenga un dramma simile a quello vissuto nelle ultime ore è davvero rara. Almeno nella nostra provincia infatti, non si registravano casi di meningite da parecchi anni.
“I soggetti che hanno avuto uno stretto contatto con la ragazza hanno già effettuato una profilassi antibiotica. La vaccinazione, in questo caso, è un intervento secondario – conclude il dott. Giuffrida – Per tutti gli altri, ovvero per la stragrande maggioranza della popolazione ma anche per quelli che casualmente hanno avuto contatti con i familiari della ragazza non è previsto nessun tipo di profilassi, né antibiotica, né profilassi attraverso vaccinazione”.
La vaccinazione contro il meningococco rimane tuttavia uno strumento di prevenzione fondamentale ed il calendario vaccinale prevede la gratuità per i soggetti al di sotto dei cinque anni e per i ragazzi tra i 12 ed i 18 anni.
“Nessun allarmismo – spiega ancora il dott. Giuffrida – Senza alcuna urgenza dunque la popolazione potrà accedere alla vaccinazione come si è sempre fatto recandosi al centro vaccinale. Il consiglio è quello di non farlo tuttavia in questo momento perchè a causa di questo non giustificato allarmismo, il centro vaccinale è stato preso d’assalto e i tempi di attesa sono lunghi. Non essendoci alcuna necessità chiediamo di ritardare la richiesta di vaccinazione posticipandola nei giorni successivi”.