Il MEF boccia i fondi per la prevenzione del tumore al seno. Bonforte, Nucera e Briante: ‘La battaglia del Pd continuerà’

Le dem reggine criticano la scelta del MEF di negare i fondi per la prevenzione oncologica e delle malattie oculari

nucera bonforte briante

Il 19 marzo 2025, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha espresso parere negativo riguardo a un emendamento presentato al disegno di legge sulle liste d’attesa sanitarie, che prevedeva lo stanziamento di 6 milioni di euro annui per tre anni destinati alla prevenzione del tumore al seno.

“Si tratta – spiegano la segretaria cittadina del PD Valeria Bonforte e le assessore Lucia Anita Nucera e Anna Briante – di una ennesima disattenzione di questo governo nei confronti dei cittadini e dei loro bisogni, soprattutto per quanto riguarda la salute”.

L’emendamento mirava a estendere lo screening mammografico gratuito alle donne nelle fasce d’età 45-50 e 70-74 anni, attualmente escluse dai programmi standard del Servizio Sanitario Nazionale.

L’importanza della diagnosi precoce

Secondo le esponenti del Partito Democratico, tale misura avrebbe rappresentato un passo fondamentale nella diagnosi precoce del tumore al seno, migliorando le prospettive di trattamento e sopravvivenza per molte donne.

“Tale estensione avrebbe permesso una diagnosi precoce in gruppi a rischio, migliorando le prospettive di trattamento e sopravvivenza. Siamo convinte che la salute dei cittadini debba essere una priorità e per questo, l’approvazione dell’emendamento avrebbe consentito di allargare la prevenzione per il tumore al seno, permettendo a tante donne di poter accedere ai servizi sanitari in modo gratuito”.

La motivazione del MEF: mancanza di coperture finanziarie

La decisione del Ministero dell’Economia e delle Finanze è stata motivata dalla mancanza di coperture finanziarie adeguate per sostenere la misura. La sottosegretaria all’Economia ha evidenziato che le risorse proposte non erano sufficienti a garantire il finanziamento previsto.

“Ci chiediamo – aggiungono le donne del PD – come siano stati trovati fondi per un piano di riarmo da 30 miliardi di euro, mentre non si sono reperite risorse per la prevenzione sanitaria”.

Anche la prevenzione delle patologie oculari esclusa dai finanziamenti

Il MEF ha bocciato anche un’ulteriore proposta che prevedeva 5 milioni di euro annui per tre anni destinati alla prevenzione delle patologie oculari, sempre a causa della mancanza di coperture finanziarie.

Secondo il Partito Democratico, queste decisioni sollevano interrogativi sulle priorità del governo in materia di salute pubblica e prevenzione, evidenziando la necessità di un dibattito più ampio sulle risorse destinate al settore sanitario.

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