Reggio, primo intervento al Sud Italia di angioplastica con stent venoso dedicato

"L’abbiamo fatto a Reggio Calabria, la mia città, e questo mi riempie di orgoglio”, le parole del dott. Michele Greco

Medico Reggino

Quante volte abbiamo sentito o letto di episodi spiacevoli in Sanità? Quante volte ci siamo indignati di fronte a medici ed operatori sanitari corrotti? Tante, forse troppe.

Questa volta vi raccontiamo un momento di cui andare orgogliosi.

Ce ne parla il Dott. Michele Greco, specialista in Chirurgia Vascolare, già ospite negli anni scorsi sulla nostra testata, per aver portato a Reggio Calabria la tecnica laser per il trattamento delle varici degli arti inferiori.

“Con immenso piacere qualche giorno fa ho eseguito il primo intervento di angioplastica con stent dedicato su vena iliaca sinistra in una paziente con sindrome di May-Thurner di tutto il Sud Italia. L’abbiamo fatto a Reggio Calabria e questo mi riempie di orgoglio”. Non Napoli, Catania, Bari ma Reggio Calabria, la sua città natale, la città in cui ha deciso di vivere e di investire.

“Questa sindrome – spiega il dott. Greco – è una sindrome rara che colpisce soprattutto le donne e come complicanza più temibile vi è la Trombosi Venosa Profonda, che può capitare improvvisamente a causa della difficoltà del deflusso di sangue dall’arto inferiore verso il cuore.

“Il caso trattato era venuto a visita per trattare delle semplici vene varicose agli arti inferiori. Ma qualcosa mi insospettiva perché le stesse vene avevano un decorso strano, non solito. Dopo un’attenta visita ed un ecocolordoppler mirato avevo fatto diagnosi: compressione dell’arteria iliaca destra sulla vena iliaca sinistra, a mo’ di sandwich sul corpo vertebrale: la sindrome di May-Thurner.”

Lo schiacciamento di questa vena addominale provoca diversi sintomi quali la presenza di vene sull’arto inferiore sinistro, un senso di pesantezza o gonfiore, talvolta l’infiammazione della pelle della gamba sinistra.

“La paziente inoltre soffriva di sindrome da congestione pelvica cioè la presenza di varici uterine e ovariche che determinavano un dolore cronico addominale. Queste sono state trattate con l’embolizzazione, chiudendole con delle spirali. Anche le donne soffrono quindi di varicocele e questa condizione è molto più frequente di quanto si possa immaginare.”

Il dolore pelvico addominale nelle donne è una sindrome molto frequente e le cause sono le più disparate ma nel 50% dei casi è dovuto proprio al varicocele pelvico. E adesso si può trattare con un semplice intervento endovascolare. Pensate che nei casi più gravi, l’indicazione è ancora l’isterectomia.

L’intervento che è stato eseguito è a dir poco rivoluzionario, per Reggio, per la Calabria, per tutto il Sud Italia.

Il dott. Greco crede molto nella sua città e tra mille difficoltà è riuscito ad eseguire questo intervento in totale sicurezza per il paziente.

Insieme a lui un altro buon esempio di sanità eccellente, il Dott Domenico Baccellieri, anch’egli reggino, dirigente medico presso la Chirurgia Vascolare del San Raffaele, che ha coadiuvato in qualità di Proctor il Dott. Greco nell’esecuzione di questo intervento.

“È dal 2016 che seguo incessantemente e studio queste patologie, nate durante il mio soggiorno studio a Londra dal Prof. Alun Davies, massimo esperto mondiale di patologie vascolari venose. Non sono semplici e l’approccio è totalmente diverso alla chirurgia arteriosa. Oggi finalmente inizia un percorso che potrà solo farmi crescere e far crescere le strutture dove opero” (nd Clinica Caminiti e Villa Aurora).

Ora davvero non c’è più bisogno di andare fuori a farsi curare determinate malattie ma si possono fare qui. Volontà, passione, testardaggine: sono solo alcune qualità che hanno permesso al Dott. Greco di perseguire determinate strade.

Ci racconta che questo non è che soltanto l’inizio di un suo grande progetto: la creazione di un centro di riferimento per le patologie venose per tutto il Sud Italia.

Reggio e la Calabria non possono e non devono essere soltanto bilanci in negativo. Spero tanto che il cittadino comune se ne accorga e nasca un sentimento di orgoglio e rinascita.

logo community