Lanucara e la mossa inaspettata: l’assessore chiede fino a 50 mila euro a CityNow

Caro assessore, il suo tentativo non ci intimidisce e non può che rafforzare la nostra determinazione a perseguire un’informazione libera e indipendente

Assessore Marisa Lanucara (4)

Marisa Lanucara, assessore alla “Città Produttiva“, ha richiesto un risarcimento fino ai  50 mila euro al nostro giornale per presunti danni non patrimoniali, a seguito di “gravi condotte diffamatorie“. L’accusa rivolta al nostro giornale è legata a due articoli di qualche mese fa e ad alcuni passaggi durante una delle trasmissioni di Live Break, i cui contenuti, secondo il legale dell’assessore Lanucara, non sono stati ritenuti veritieri.

CityNow commenta l’operato di Lanucara e l’ass. chiede 50 mila euro di risarcimento

In particolare, ciò che all’assessore non è andato giù, tanto da richiedere al giornale fino a 50 mila euro, sono le frizioni che il giornalista Pasquale Romano evidenziava nel pezzo tra il sindaco Falcomatà e l’assessore, in relazione alla gestione di temi rilevanti come i chioschi sul Lungomare, il Miramare, il mercato coperto e ittico, nonché i rapporti con le associazioni e i fieristi durante le ultime Festività Mariane.

Sostanzialmente, si tratta di questioni di pubblico dominio, che hanno attirato l’attenzione della cittadinanza e della stampa locale. Anche la gestione della “Notte Bianca“, durante la Festa della Madonna, ha suscitato a quel tempo (settembre 2024) critiche, visto l’esito nullo dell’evento.

L’articolo in questione, dal titolo “Comune di Reggio, frizioni tra Falcomatà e Lanucara: sindaco scontento, assessore ‘invisibile’”, che ha generato non pochi malumori dell’ass. Lanucara, ha riportato anche le preoccupazioni di figure rappresentative del tessuto economico e sociale, come i presidenti delle associazioni di categoria Aloisio e Labate.

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L’analisi del giornalista Romano, contestata dall’ass. Lanucara, si è conclusa con una riflessione a nostro avviso sobria e corretta:

Le deleghe di Lanucara sono particolarmente pesanti e richiedono interventi decisivi per il rilancio della città.”

Ci chiediamo: sono queste le “gravi condotte diffamatorie” che l’assessore ha voluto denunciare? O si tratta piuttosto di una legittima critica giornalistica nei confronti di un personaggio pubblico il cui operato è sotto la lente d’ingrandimento della cittadinanza?

Caro assessore, la Sua richiesta non ci intimidisce

Intanto dopo alcuni rinvii proprio ieri mattina si è tenuta la mediazione tra le parti con esito negativo. Vogliamo condividere con i nostri lettori il nostro disappunto per sottolineare come CityNow si sia sempre contraddistinta per trasparenza, libertà e onestà intellettuale, valori che continuiamo a difendere con determinazione. Siamo convinti che il diritto di analizzare e commentare l’azione politica debba essere preservato.

Signora assessore, CityNow ha già affrontato sfide legali in passato, sia per informare il pubblico che per difendere la propria integrità professionale. Alcune querele, promosse da esponenti politici poco inclini a tollerare critiche, sono finite nel nulla. La sua istanza si aggiunge alla lista di azioni simili che, nel corso degli anni, non hanno mai scoraggiato il nostro lavoro. Inutili tentativi di provare a mettere il bavaglio alla stampa.

Abbiamo avuto frequenti occasioni di confronto con lei, sia nei suoi precedenti incarichi in Confcommercio Reggio Calabria e come delegato del CONI, sia nel suo ruolo attuale. La sua partecipazione alle nostre trasmissioni e l’attenzione dedicata alle sue iniziative sono state sempre improntate a un rapporto di rispetto reciproco e trasparenza. Alla luce di ciò, la sua richiesta è priva di un solido fondamento e senza precedenti per entità e motivazioni.

La sua mossa legale, a dir poco audace, sembra rientrare piuttosto nella strategia delle SLAPP (Strategic Lawsuit Against Public Participation), ovvero nel circuito di quelle cause pretestuose destinate non tanto a ottenere giustizia, quanto a provare ad intimidire e scoraggiare chi esercita il diritto di critica. Tuttavia, siamo certi che il nostro diritto, garantito dalla Costituzione, prevarrà.

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CityNow, da sempre, accoglie e riporta il punto di vista e le riflessioni di tutti, così da garantire ai lettori un dibattito costruttivo. Peccato che l’assessore Lanucara abbia scelto una strada ben diversa, ricorrendo immediatamente alle vie legali con una richiesta esorbitante di risarcimento.

Attendiamo con serenità l’esito di questa vicenda, certi che il diritto di cronaca e di critica, sancito dalla nostra Costituzione, verrà nuovamente riconosciuto.

Infine, chissà cosa ne pensa il sindaco avvocato Giuseppe Falcomatà della richiesta del suo assessore. Da primo cittadino e da legale, ci piacerebbe conoscere la sua posizione su una questione che, a nostro modesto avviso, minaccia e non poco la libertà di espressione.