Marchio Reggina, duro l'imprenditore Falduto: "Intervengano Prefetto e magistratura"

"I soldi sono dei cittadini che pagano le tasse per avere servizi, non certo per un logo registrato e tre manichini"

L’imprenditore reggino Pino Falduto, a capo dell’importante progetto del Mediterranean Life, si schiera decisamente contro la volontà dell’amministrazione comunale di prendere parte all’asta per il marchio della Reggina.

 

“La storia della Reggina Calcio può mai essere comprata da qualcuno?No, perché appartiene alla Città di Reggio Calabria. Un logo registrato può mai raggiungere la storia della Reggina?No.

La società “La Fenice” del Dottor Ballarino, a cui è stato conferito l’onore di rappresentare questa storia, ha il dovere di ricambiare comprando questo logo e i manichini per cederli gratuitamente al Comune? Sì”, scrive Falduto.

L’imprenditore prosegue nel suo affondo via social, auspicando l’intervento del Prefetto.

“Il Comune, che rappresenta la storia della città e non solo del calcio, può spendere i soldi dei cittadini per fare un regalo a un privato, oggi Ballarino, domani chiunque altro?No, perché i soldi sono dei cittadini che pagano le tasse per avere servizi, non certo per un logo registrato e tre manichini, di cui uno intero e due mezzi busti.

Dai, un po’ di serietà. Il Prefetto prima e la Magistratura dopo (nella sciagurata eventualità) devono intervenire immediatamente. I soldi delle nostre tasse non possono essere regalati a “privati di passaggio”, conclude l’imprenditore reggino.