Calabria, sinergia tra università con il progetto ‘Magna Græcia Mediterranea’

Università Magna Graecia e Mediterranea insieme per formare 1.400 studenti in ambito STEM e innovazione tecnologica

Unirc Universita Mediterranea Architettura 2 1

All’Università Magna Graecia è stato presentato il progetto “Magna Græcia Mediterranea”. L’Università di Catanzaro, capofila del progetto, ha sviluppato l’attività in collaborazione con l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, generando una proposta basata su una sinergia virtuosa tra le due realtà accademiche calabresi che si evince anche dal titolo del progetto. L’attività di alta formazione, finanziata dal Ministero dell’Università e della Ricerca con oltre 28 milioni di euro, prevede l’organizzazione e la realizzazione di 30 master, 10 dottorati di ricerca, 2 big facilities e diverse attività congiunte tra i due atenei.

«Siamo davvero contenti di poter presentare questa iniziativa che nasce da un’idea sviluppata in collaborazione con l’Università di Reggio Calabria – ha dichiarato il rettore dell’Umg, Giovanni Cuda – e siamo certi che questo progetto rappresenterà un’ottima occasione di crescita per i nostri giovani e per la Calabria. Dopo un attento ascolto delle esigenze del tessuto aziendale territoriale, abbiamo strutturato una proposta formativa mirata, premiata dal MUR, che darà l’opportunità ai nostri giovani e alle imprese di elevare il livello professionale in maniera significativa. Questo progetto – ha sottolineato Cuda – è un vero e proprio patto che va nella direzione comune di crescere, attraverso percorsi formativi di qualità, favorendo l’inserimento lavorativo dei giovani nel mercato del lavoro». 

«Questo progetto – ha affermato il rettore dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, Giuseppe Zimbalatti – rappresenta un’attività sfidante per gli atenei coinvolti e per il territorio tutto. Siamo molto felici di essere stati coinvolti dall’Università Magna Graecia nell’attività progettuale – ha evidenziato Zimbalatti – e siamo convinti che darà un contributo significativo in termini di sviluppo al tessuto sociale, economico e produttivo calabrese ed eviterà la migrazione dei cervelli». 

Il progetto Magna Graecia Mediterranea partendo dai bisogni formativi reali delle imprese e delle pubbliche amministrazioni, a seguito di una concertazione territoriale realizzata lo scorso anno, si prefigge l’obiettivo di innalzare il livello delle competenze in particolare nelle discipline STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics).

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I dettagli procedurali del progetto Magna Graecia Mediterranea sono stati illustrati dal dott. Paolo Sciascia del MUR che ha ribadito l’importanza del finanziamento concesso che rientra in un provvedimento straordinario dedicato a quattro regioni dell’obiettivo 1, tra cui la Calabria, nelle misure previste dal D. L. 6 novembre 2021, implementate con il decreto MUR n. 2329 del 21.12.2023 in relazione ai “Patti Territoriali dell’Alta Formazione per le Imprese”.

L’offerta formativa nelle due università

Il prof. Stefano Alcaro, docente dell’ateneo di Catanzaro e referente del progetto Magna Graecia Mediterranea, ha spiegato le ricadute dell’azione di alta formazione specificando gli ambiti coinvolti e i numeri dei futuri studenti che, grazie al finanziamento MUR, potranno essere altamente qualificati. All’Università Magna Graecia saranno attivati 22 corsi nei seguenti settori: telemedicina, farmaceutica, informatica, ingegneria biomedica e robotica, scienze giuridiche ed etica, economia e management, scienze sportive e wellness. Le attività di alta formazione coinvolgeranno un totale di 1.094 corsisti di cui 380 per i master di I livello, 710 per i master di II livello e 4 per i dottorati di ricerca. Inoltre, grazie al progetto, l’Università Magna Graecia di Catanzaro si doterà di un apparato di chirurgia laparoscopica per la robotica assistita e di un orto botanico farmaceutico, un vero e proprio laboratorio esclusivo che si inserisce perfettamente nella visione di un campus attrezzato e all’avanguardia.

All’Università Mediterranea di Reggio Calabria saranno attivati corsi nei seguenti settori: agricoltura 4.0, ingegneria biomedica e robotica, edilizia sostenibile, tecnologie digitali, intelligenza artificiale, turismo e cultura. I corsisti previsti sono 316 in totale, di cui 175 per i master di I livello, 135 per i master di II livello, e 6 per i dottorati di ricerca.

A conclusione della conferenza, è intervenuta l’Assessora del Comune di Catanzaro Donatella Monteverdi che ha sottolineato l’importanza del progetto che mette in sinergia università, imprese e pubblica amministrazione proponendo attività di alta formazione pensate per i giovani e per lo sviluppo strategico del territorio. 

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