Ex tirocinanti Mic e Giustizia, M5S: ‘FI e Cannizzaro li hanno usati per il consenso, ora il governo li ha abbandonati’
Il M5S accusa il governo: “266 ex tirocinanti MiC e Giustizia dimenticati da oltre un anno. Il decreto non viene attuato, servono risposte concrete”
21 Marzo 2025 - 16:45 | Comunicato Stampa

“A oltre 12 mesi dall’approvazione dell’emendamento 19.13 al decreto Sud (DL 124/2023), a prima firma Cannizzaro, il governo continua a lasciare 266 ex tirocinanti del Ministero della Cultura e della Giustizia nel limbo più assoluto”.
A denunciarlo in una nota sono i parlamentari del Movimento 5 Stelle Vittoria Baldino, Anna Laura Orrico e Riccardo Tucci.
“Promesse vuote e prese in giro: il bando non è ancora stato emanato”
L’emendamento approvato prevedeva un nuovo bando di concorso per garantire continuità occupazionale ai lavoratori, ma secondo i parlamentari pentastellati “il decreto attuativo non è ancora stato emanato” e i ministeri competenti continuano a rimandare.
“Forza Italia e il deputato Cannizzaro hanno sedotto e abbandonato questi lavoratori – si legge nella nota – promettendo stabilizzazione e tutele, ma nei fatti disinteressandosi completamente del loro destino”.
M5S: “Ministeri assenti, decreto mai inserito in Conferenza Stato-Regioni”
Nel mirino del Movimento 5 Stelle anche i ministeri della Pubblica Amministrazione e della Cultura, accusati di “prendere tempo e rinviare l’inserimento del decreto all’ordine del giorno della Conferenza Stato-Regioni”. I parlamentari chiedono chiarezza: “Chi sta bloccando questa misura? Perché una norma già approvata dal Parlamento non viene attuata?”
Interrogazione parlamentare: “Servono risposte concrete e un cronoprogramma certo”
Il gruppo M5S ha presentato un’interrogazione per chiedere “chiarezza immediata e un cronoprogramma certo” per l’attuazione del provvedimento. “Forza Italia deve smetterla con la politica degli annunci – concludono – e rispettare gli impegni presi con questi lavoratori. I 266 ex tirocinanti non sono carne da campagna elettorale, ma persone che meritano rispetto e risposte concrete”.
