La sublime rivisitazione del mito di Medea di Corrado Alvaro, per la regia di Americo Melchionda, prodotto dalle compagnie calabresi Officine Jonike delle Arti e Teatro primo, debutterà al Magna Graeacia Teatro festival.Lo spettacolo sarà presente il 26 Luglio a Diamante – Anfiteatro Cirella, 27 Luglio Casignana – Villa Romana e il 28 Luglio a Palmi – Teatro all’aperto. Alvaro compie con Medea un processo di universalizzazione della tragedia: anche se colloca il dramma a Corinto come vuole la tradizione, la storia potrebbe svolgersi, infatti, ovunque e in ogni epoca. Il gesto ultimo di Medea, l’infanticidio, viene visto in Corrado Alvaro come la drammatica conseguenza dell’odio razziale e dell’intolleranza umana.Medea si trascina dietro un passato terribile, ma in nome dell’amore che la unisce a Giasone, quello stesso amore di cui si serve per giustificare le sue terribili azioni, in nome di quell’incontro esistenziale che ha compiuto il suo destino, volontariamente si fa “ammaestrare” per aspirare ad un’integrazione nella nuova patria, allontanandosi dai suoi poteri e divenendo umana. Ed è proprio il dramma dell’esclusione al centro dello spettacolo, che attraverso mezzi interpretativi eterogenei, fra cui inserti video innovativi, veicola l’opera del grande scrittore calabrese restituendogli forza e innovazione interpretativa. La violenza della folla che si accanisce contro i figli e la casa di Medea, la crudeltà del sospetto del popolo di Corinto e del suo re, la veggenza di Medea, verranno articolati attraverso la tecnica cinematografica che investirà il pubblico simultaneamente all’interpretazione in scena.Un’ulteriore ricerca sul testo ha dato vita ai canti previsti dall’autore (il Canto Nuziale, il Canto dei Marinai), attraverso anche degli inserimenti di sonorità grecaniche (musiche originali di Aldo Gurnari), creando un legame tra lo spettacolo e la nostra memoria di appartenenza.Una messa in scena che vuole quindi restituire all’opera di Alvaro completezza e dignità, ergendo Medea, l’emarginata del potere, a simbolo di un futuribile riscatto per un’integrazione reale fra popoli. Medea sarà interpretata da Maria Milasi, Nossside è Donatella Venuti, Creonte Gianfranco Quero, Layalè Silvana Luppino, Perseide Kristina Mravcova, Giasone Americo Melchionda, Egeo Paride Acacia. In video, le donne Ammantellate sono Chiaraluce Fiorito e Maria Marino. Medea l’esclusa, l’emarginata dal potere costituito, diventerà in questo spettacolo il simbolo di un futuribile riscatto per un’integrazione reale tra i popoli.