Regionali, Occhiuto sulla composizione delle liste: ‘Tollerenza zero’
Banditi coloro che hanno problemi legati alla 'ndrangheta o con la pubblica amministrazione. Occhiuto punta al recupero della reputazione della Regione
29 Giugno 2021 - 11:05 | di Redazione
Liste prive di sorprese. È questo l’obiettivo che, sin dal giorno della presentazione, si è prefissato Roberto Occhiuto. Il candidato presidente della Regione Calabria ha, ancora una volta, rilasciato delle dichiarazioni riguardanti la selezione dei rappresentanti dei diversi partiti di centrodestra alle prossime elezioni regionali. Tema importante nel programma di Governo targato Occhiuto, anche la sanità.
Composizioni liste, Occhiuto: “Primo impegno recuperare la reputazione della Calabria”
“La Calabria è una Regione bellissima, ma ha anche dei problemi che alcune volte rappresentano uno spot terribile per questo territorio. La ‘ndrangheta va combattuta con ogni forza. E tutto questo deve iniziare già con la composizione delle liste”.
Lo ha detto Roberto Occhiuto, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati e candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Calabria, intervenendo a “Studio24 Anteprima”, su RaiNews24.
“Dal centrodestra ci sarà tolleranza zero nei confronti di coloro che hanno problemi legati a reati di ‘ndrangheta o a reati contro la pubblica amministrazione. Bisogna dare un segnale.
Io sono un garantista, ma capisco che in questo momento è importante alzare l’asticella dell’attenzione, perché il primo impegno sarà quello di recuperare la reputazione di questa Regione”.
“Sanità, basta incompetenti”
“La sanità in Calabria è un grande problema. Dal governo ci hanno sempre mandato commissari che erano generali dei Carabinieri o della Guardia di Finanza, mai personalità che avessero competenze in merito alla gestione della sanità”.
Occhiuto ha poi aggiunto:
“Questo anche perché c’è ancora un pregiudizio nei confronti della nostra Regione, giudicata ingovernabile. Talmente ingovernabile che servono generali dei Carabinieri più per fare i cani da guardia, magari contro la ‘ndrangheta, che per guidare realmente la sanità. Non si capisce, invece, che il modo migliore per fare un favore alla criminalità organizzata è quello di nominare incapaci alla guida delle aziende sanitarie.
Noi partiremo da qui, diremo al governo nazionale che è giunto il tempo nel quale la sanità deve tornare ad essere gestita dai calabresi: 12 anni di commissariamento non hanno prodotto né il miglioramento delle prestazioni né un miglioramento dei conti. Chiederemo di mandarci commissari competenti o di restituire la sanità ai calabresi. I cittadini vogliono che la sanità funzioni”.