L’Inferno di Dan Brown, il thriller tra ipotesi e realtà


di Eva Curatola Firenze. Come mai l’avete vista prima d’ora. Se la storia e l’arte ve l’hanno fatta apprezzare, Brown, con le sue innegabili capacità, ve la farà amare. Questa volta infatti a far da cornice alla sua opera è proprio la città toscana, fulcro di grandi battaglie storiche, centro d’arte indiscusso e terra natia di grandi autori.

Non a caso il titolo del libro è proprio “Inferno”, perché fra i grandi personaggi che hanno popolato Firenze, durante la sua lunga storia, Dante Alighieri è sicuramente uno dei più famosi; e Brown prende spunto proprio dal mistero dell’Inferno del più grande poema di tutti i tempi: la Divina Commedia.

Ancora una volta, protagonista delle vicende narrate dall’ormai famoso scrittore di thriller, è Robert Langdon, il docente di simbologia religiosa, che per chi ha letto anche gli altri libri di Brown è ormai un fedele amico e decisamente un ottimo compagno di avventure su cui fare affidamento quando c’è da svelare un mistero e fermare una catastrofe.

Inutile dirlo, la trama di “Inferno”, cosi come quella di “Angeli e demoni” e de “Il codice da Vinci”, è incentrata su una caccia al tesoro contro il tempo, che ancora una volta servirà a salvare le sorti del mondo così come lo conosciamo.

Detta così sembra un po’ catastrofica, ma se di mezzo c’è un ingegnere biomedico tedesco che ha creato un virus artificiale in grado di modificare geneticamente il corpo umano al solo scopo di dimezzare la popolazione mondiale per salvaguardare il pianeta dal sovrappopolamento, le cose cambiano.

La minaccia che il professor Langdon si trova quindi ad affrontare in questo capitolo è una sintesi della teoria apocalittica di Malthus, che non lascia spazio ad alcuna soluzione, se non quella dello sterminio.

Inferno” però non è solo un thriller in grande stile, come solo Brown è capace di scriverne, ma una vera e propria guida turistica di Firenze, e non solo. La storia infatti si snoda anche attraverso le città di Venezia e Istanbul.

Il risultato non può essere che stupefacente, soprattutto quando ogni opera d’arte ed ogni dettaglio vengono descritti con la massima minuziosità.

Come sempre, i libri di Dan Brown, sono un equilibro perfetto tra ipotesi e realtà, ma anche tra storia, arte, letteratura, scienza e religione. Perché forse l’inferno non è come ce lo siamo sempre immaginati, forse è solamente una metafora riguardante il mondo terreno.

Il libro, che come i suoi predecessori, ha creato non poco scalpore, sbarcherà presto al cinema, precisamente il 13 ottobre. Non resta quindi che mettersi comodi in poltrona, leggere (o rileggere) questa fantastica opera, aspettando di vedere Tom Hanks ancora una volta nei panni del protagonista, e scoprire se il film renderà giustizia al libro.

Siete pronti a lasciare ogni speranza voi che entrate?

 

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