Reggio, il progetto ‘Liberi di scegliere’ arriva all’I.T.E. Piria
Un percorso educativo sui valori di legalità, giustizia e umanità. Prosegue il 'viaggio' di Liberi di sceglie all'interno degli istituti scolastici reggini
04 Febbraio 2020 - 09:23 | Comunicato
Un percorso educativo sui valori di legalità, giustizia e umanità che ogni anno si arricchisce di nuovi elementi e che si concluderà nel mese di maggio.
QUANDO
Prosegue il Progetto Biesse “Giustizia e Umanità, Liberi di Scegliere”. Quarta tappa giovedì 6 febbraio alle ore 10:00 presso l’istituto scolastico Piria.
BORSE DI STUDIO
Quest’anno un’importante novità oltre le borse di studio a minori che hanno fatto un percorso di recupero, anche per gli studenti delle scuole che dovranno elaborare un testo con le loro riflessioni su liberi di scegliere ci saranno tre borse di studio:
- del valore di 500 euro per il primo classificato;
- 300 euro secondo classificato;
- 250 euro per il terzo classificato.
Le borse di studio saranno intitolate a Fava e Garofalo i due carabinieri uccisi per mano della ndrangheta.
“Liberi di scegliere ormai è diventato un protocollo governativo – dichiara La Presidente Bruna Siviglia che ha promosso l’iniziativa. Grazie al Giudice che ha avuto il coraggio di tendere la mano”.
Roberto di Bella non può che dirsi soddisfatto della riuscita del progetto nelle scuole e afferma:
“Dall’altra parte non c’erano dei criminali irrecuperabile, ma dei ragazzi che potevamo essere aiutati. Erano cresciuti odiando lo Stato ma la loro infelicità era così forte che un dialogo era possibile”.
Con il Presidente Roberto di Bella racconteremo ai giovani studenti le storie di tanti ragazzi che nel corso di 25 anni di attività prima come giudice poi come Presidente del Tribunale dei minori ha incontrato, un percorso non sempre facile, anzi, spesso faticoso e doloroso, ma che ha restituito a molti ragazzi la possibilità concreta di una vita diversa da quella segnata dal carcere e dalla violenza dei loro padri. Di Bella si racconterà ai giovani parlando dei suoi tanti interrogativi dei dubbi che a volte sono più sani delle certezze.
Sono circa 60 i ragazzi che hanno avuto il coraggio di scegliere e tante le madri che hanno chiesto aiuto per allontanare i loro figli da un sistema che li avrebbe portati ho in carcere o a morire ammazzati. Il libro che è un lascito, una memoria di un lungo lavoro dove Di Bella mette in evidenza tutta la sua angoscia, i turbamenti, gli sguardi dei ragazzi rassegnati a un destino infelice, in 25 anni ha processato prima i padri e poi i loro figli sempre per gli stessi reati ed ha capito due cose:
- la ndrangheta non si sceglie si eredità;
- la seconda è che non voleva stare a guardare.
Bisognava dare a questi ragazzi una possibilità farli tornare liberi di scegliere, mostrare loro altri mondi, altre vite e l’unico modo per farlo era allontanarli dalla ragnatela di ricatti, pressioni in cui vivevano nelle loro famiglie. Domenico, Vincenzo, Davide, Rocco storie di vita vera di giovani che con tanto fatica sono riusciti a riscattarsi. Ma anche di Madri Antonia, Teresa che hanno avuto il coraggio di denunciare, di scappare da una vita fatta di obbedienza familiare dove la donna non ha neanche il diritto di scegliersi il marito.
“Un libro – afferma Siviglia – che ha una funzione educativa, uno strumento didattico utile a tutte le scuole per il grande valore educativo al contrasto alla ndrangheta e alla criminalità. Saranno proiettate anche alcune scene tratte dal film trasmesso dalla Rai, che commenteremmo insieme agli studenti. Un inno alla speranza, alla libertà, la più grande opportunità che i giovani hanno. Il progetto coinvolge tante scuole reggine e della provincia”.
PRESENTI
Dopo i saluti della Dirigente Scolastica Avv. Anna Rita Galletta, l’introduzione della Presidente Biesse Bruna Siviglia, gli interventi del Presidente del Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria Roberto di Bella e del Procuratore Generale della Corte D’APPELLO di Reggio Calabria Dott. Bernardo Petralia che si confronteranno con gli studenti.