Pochi interventi, anzi pochissimi rispetto a quello che tutti immaginavano. Anche se a più riprese il DT Bonanno aveva dato indicazioni in questo senso e cioè di attenzione sulle due finestre di calciomercato (dilettanti e professionisti) con l’idea di consegnare a mister Trocini quegli elementi utili a dare maggiore consistenza all’organico e più scelta al tecnico, ma senza stravolgimenti. E’ stato detto a chiare lettere che in quel reparto dove si sono evidenziate le maggiori difficoltà e dove si pensava avvenissero gli interventi più consistenti, non vi sarebbero state invece novità, semplicemente perchè quei calciatori arrivati la scorsa estate, tutti di categoria superiore, hanno la fiducia della società, quest’ultima sicura di una inversione di rendimento.

Ed allora il mercato della società amaranto è stato incentrato su alcuni ruoli che evidenziano in maniera chiara quelli che sono gli intendimenti, legati all’idea di gioco che Trocini porta avanti dall’inizio della stagione, tranne qualche rara eccezione. Vista l’ampia disponibilità di calciatori nel reparto difensivo, ormai è consolidata la difesa a quattro, poi tre uomini in mezzo al campo e altrettanti sulla linea offensiva. Ed è proprio in questa zona di campo che si sono concentrate le attenzioni della società sul mercato. Gli ultimi tre arrivi hanno queste caratteristiche, partendo da Toti Porcino (spesso, però, adattato ad interno di centrocampo), proseguendo con Renelus e ultimo in ordine di tempo Lika. Esterni d’attacco in alternativa a Provazza e Perri, utilizzabili accanto alla punta centrale (Bolzicco o Rosseti).