LFA Reggio: cambio di modulo o principi di gioco. Chi ha ragione?

Per la parte restante della stagione si dovrà decidere quale strada prendere


Tutti d’accordo, quel secondo tempo giocato con il Licata ha mostrato certamente la LFA Reggio migliore della stagione. Per qualità, temperamento, atteggiamento, capacità realizzativa e occasioni da gol. Ma tutti d’accordo anche su quel primo tempo a tratti inspiegabile, caratterizzato da un regalo clamoroso sulla prima rete dei padroni di casa, errore inaspettato del portiere Martinez, ma pure quella voragine in mezzo che ha consentito al Licata di arrivare al raddoppio. Una mazzata micidiale che avrebbe potuto portare al tracollo, dopo quanto accaduto appena quattro giorni addietro al Granillo con il deludente pareggio con il Portici e la conseguente rabbia manifestata dalla società verso tecnico e calciatori per quanto prodotto o meglio, non prodotto dalla squadra.

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Ma la ripresa ha raccontato tutta un’altra storia. Trocini ha parlato soprattutto di principi, ma certamente il cambio di modulo, l’ingresso di alcuni calciatori, su tutti Perri, e un atteggiamento finalmente arrembante, hanno fatto la differenza. La LFA Reggio Calabria ha dominato su ogni zona del campo, ha allargato il gioco sulle corsie esterne, ha prodotto una serie infinita di cross e dato la possibilità a Bolzicco di poter mettere in evidenza alcune caratteristiche viste raramente fino a oggi.

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Tre gol e partita ribaltata, ma anche tantissime occasioni da rete con due salvataggi sulla linea di porta e uno spirito che in tanti reclamavamo da tanto tempo. Speriamo sia l’inizio di un nuovo e definitivo percorso, perché fino al momento ha suscitato molta rabbia vedere un organico comunque tra i più attrezzati non riuscire a esprimere il proprio potenziale o farlo a singhiozzo. Adesso arriva la sosta, non sempre ideale quando si può arrivare alla gara successiva con una slancio dettato da una recente buona prestazione, ma in questo caso utile per avere a disposizione, finalmente, anche Rosseti e Renelus.