LFA Reggio: questione attaccante. Il Ds Pellegrino spiega perchè non serve

Il dirigente amaranto ha dato risposte anche sulla necessità numerica di avere un altro centrocampista

Ds Pellegrino Lfa Reggio 2

Dopo la buona gara con il Siracusa che però non ha prodotto punti, ma la prima sconfitta esterna stagionale per la LFA Reggio Calabria, si è continuato a parlare di quelle che sono ormai le note problematiche legate all’esiguo numero di centrocampisti soprattutto quando arrivano infortuni e squalifiche e poi la solita storia sulle difficoltà a fare gol. Ai microfoni di Videotouring ne ha parlato il Ds Pellegrino, motivando anche quelle che sono le scelte di mercato: “Oggi è stata una bella partita, abbiamo tenuto testa a una grande come il Siracusa giocandocela alla pari. L’attaccante? Bisogna misurare le opportunità che un attaccante ha per segnare. Si è giocato bene ma nessuna delle due squadre ha avuto grandi occasioni, neanche il loro centravanti. Vediamo quando per il nostro attaccante si creeranno le opportunità da rete quello che farà e magari poi ne faremo una valutazione. Vorrei ricordare che adesso è pronto a rientrare Rosseti e dopo di lui Renelus.

A sedici partite dalla fine e con un modulo che prevede una sola punta avere tre, quattro attaccanti non so fino a che punto può servire, fermo restando che se dovessero crearsi i presupposti per prendere qualcuno lo faremo, stesso discorso vale per un centrocampista. Se ogni partita che non si segna è colpa dell’attaccante, francamente non mi sembra corretto. Bolzicco lavora molto per la squadra, forse nel complesso ci vorrebbe più mestiere, la sconfitta con il Siracusa arriva anche per questo. Problemi anche numerici? Nel calcio accade che vi siano infortuni o squalifiche, in rosa ci sono ventisei calciatori. Bisogna essere equilibrati, costruire, programmare per il futuro pensando che il prossimo campionato dobbiamo vincerlo e in questo arrivare dietro quelle tre davanti che non si fermano mai”.