Brunori Sas alla conquista di Sanremo 2025. La mamma: ‘Piangerò di gioia nel vederti in tv’
“A Madonna t’accumpagna, figlio mio!” la toccante lettera di Mammarella Sas al cantautore calabrese in gara al Festival
30 Gennaio 2025 - 16:53 | di Redazione
Il Festival di Sanremo 2025 si avvicina e tra i grandi protagonisti di quest’edizione spicca il nome di Brunori Sas, cantautore calabrese amatissimo dal pubblico. L’artista, che ha alle spalle una carriera costellata di successi e brani iconici, si prepara a salire sul prestigioso palco dell’Ariston con la sua inconfondibile poetica e sensibilità.
In queste ore sta facendo il giro del web una toccante lettera scritta dalla madre di Brunori Sas, che racconta con grande tenerezza ed emozione la sua storia personale legata al Festival. Un vero e proprio viaggio nel passato che culmina con l’orgoglio per il figlio pronto a cantare di fronte a milioni di telespettatori.
La lettera della madre: un viaggio nei ricordi di famiglia
La lettera, scritta con un linguaggio semplice ma ricco di sentimento, ripercorre i momenti più emozionanti della vita familiare:
“Quando arrivò il televisore in casa mia, ero una ragazzina. La felicità di quel giorno per tutti noi ancora oggi mi emoziona. Rolando saliva le scale con uno scatolone immenso e noi tutti dal pianerottolo ad aspettare con ansia quel televisore “Westinghouse”. Così si chiamava. Lo aveva comprato mio fratello Dino per fare felice mamma e anche noi. Solo un canale in bianco e nero, pochi programmi, ma la TV dei ragazzi con Rin Tin Tin, L’isola del tesoro, Stanlio e Ollio lo guardavamo sporchi e sudati (avevamo giocato in cortile) con la merenda che, a dispetto di quelle di oggi, erano due fette di pane col formaggio, con l’olio e origano, o acqua e zucchero.
Arrivò poi il “Festival di Sanremo”: era l’evento dell’anno! A casa mia per il Festival c’era il pienone dei vicini che ancora non avevano la televisione. Si mettevano le sedie come al cinema, si commentavano i vestiti delle cantanti (allora si vestivano), le acconciature e naturalmente le canzoni. Modugno, Villa, Wilma De Angelis. Ciccio offriva bicchierini con liquore “artigianale”.
Gli anni passarono in fretta, portando gioie e tanti dolori. La famiglia piano piano diminuì, ognuno per le strade della vita, altri per la strada del cielo. Così arriviamo a Joggi. Il Festival per me aveva la priorità (anche se già i canali erano cresciuti). Con Bruno facevamo i pronostici, sempre in disaccordo perché i suoi erano sempre contrari ai miei. Con Mario, che abitava a Reggio Calabria, ci facevamo gli squilli al telefono quando ci piaceva una canzone. Le telefonate si pagavano, non c’erano cellulari, né televoto, né Fantasanremo. Avevamo il “Sorrisi e Canzoni” sul tavolo con i testi delle canzoni, e voi figli vicino a noi.
Festival 2025. Non avrei mai pensato che ci saresti stato tu, figlio mio! Penso a tuo padre: cosa avrebbe fatto? Chi avrebbe votato e, soprattutto, fatto votare? Non ho ancora realizzato. Per me resti sempre il figlio che mi porta, con la sua semplicità e simpatia, tante risate. Ora che ci penso, mi porti “Sorrisi e Canzoni”. La gavetta fatta, con la tua semplicità e il tuo amore per la musica, ti ha portato fin qui. Non era un traguardo che ambivi. Io sì, volevo riassaporare tutti i Festival della mia vita che, purtroppo per l’età, sono stati tanti.
Ti vedrò in televisione? Ti vedrò dal vivo? Non lo so. So solo che aspetto con ansia quella sera con “Sorrisi e Canzoni” vicino, con te in copertina col gruppo cantanti, una scatola di “Kleenex” perché certamente piangerò di gioia, ma anche di rimpianto per non avere vicino la persona cara al cuore di tutti noi, con la quale facevo i pronostici. Quest’anno avremmo votato lo stesso cantante.
A Madonna t’accumpagna, figlio mio!
Se avete letto, che ve lo dico a fare? Senza di voi che lo amate, non ci sarebbe stato Festival. Grazie di cuore”.
L’attesa per l’esibizione al Festival
L’albero delle noci è la canzone che l’artista cosentino porterà in gara, brano che da il nome anche al suo prossimo album e che prende vita grazie a sua figlia Fiammetta.
Le parole di Mammarella Sas, intanto, che dalla Calabria guarderà con orgoglio al paco dell’Ariston, ricordano a tutti gli italiani quanto il festival della canzone non sia solo una competizione canora, ma anche una tradizione che ha saputo unire generazioni davanti allo schermo di una TV, fin dai tempi del bianco e nero.
In attesa di vedere l’esibizione di Brunori, la lettera della madre ci ha mostrato il lato più intimo e sincero di un artista che porta con sé una tradizione fatta di condivisione, sorrisi, lacrime e tantissima passione.