Miti di Calabria: la leggenda di Donna Candia e del suo riscatto

Secondo la leggenda si trattava della più bella ragazza della Calabria, rapita dai pirati

galeone pirata

Conosciamo la nostra terra, ne conosciamo i profumi, i luoghi, ma non sempre conosciamo i meravigliosi miti e le misteriose leggende che avvolgono la Calabria.

Eccoci dunque al quarto appuntamento della rubrica Miti di Calabria, nata per raccontarvi le più famose leggende che fanno parte della nostra terra.

La leggenda narra che mentre le coste della Calabria venivano saccheggiate dai pirati, proprio vicino a Catanzaro approdò una nave saracena che però portava le insegne di Amalfi e i pirati al suo interno erano travestiti, allo scopo di ingannare e dissuadere.

La gente del posto con grande curiosità si avvicinò per osservare, e un uomo chiese ai marinai da dove arrivassero. Uno di loro rispose di provenire da Amalfi, continuando a raccontare di essere venuti a portare le stoffe per le donne del posto, ma soprattutto per Donna Candia. Il marinaio subito dopo chiese all’uomo di andare a Catanzaro ad avvisare immediatamente la Donna.

Donna Candia, che era la più bella ragazza della Calabria, venne avvertita e salì a bordo per vedere le stoffe dei finti amalfitani. Intenta a guardare e scegliere sfortunatamente non si accorse che la nave era salpata e che spinta dal vento si allontanava sempre più dalla sua terra.

Durante il viaggio ella capì di essere stata rapita, e il capitano le disse che era destinata all’harem del sultano. Donna Candia rispose “Mio padre è ricco, e se chiederai un riscatto ti pagherà bene”, ma il temuto capitano non volle sapere nulla.

Così appena passò una nave cristiana, accostarono e la ragazza raccomandò ai marinai di far sapere a suo padre che per riscattarla ci volevano tre leoni, tre falchi e tre colonne d’oro.

Quando lo seppe, il padre si disperò: era un riscatto impossibile e non poteva pagarlo. Allora la giovane si rivolse a suo marito chiedendo di pagare il riscatto ma nemmeno lui riuscì procurarselo. Solo in ultimo vennero avvertiti i suoi tre fratelli, che agirono immediatamente: fecero coprire d’oro le loro spade e poi, con una barca velocissima, raggiunsero la nave pirata. Salirono a bordo e dissero al capitano: “Siamo venuti a riscattare nostra sorella! Volevi tre leoni? Eccoci qui, siamo noi e te ne accorgerai quando ti sbraneremo. Volevi tre falchi? Siamo sempre noi, che voliamo sul mare per salvare Donna Candia. E quanto alle tre colonne d’oro, eccole.”

Mostrarono le loro spade e attaccarono tutti gli uomini dell’equipaggio, uccidendoli, riuscendo così a riportare Donna Candia a Catanzaro.