Legge Zan ferma al Senato, sit-in in piazza a Reggio Calabria

I "Giovani sulla Strada" organizzano un sit-in a sostegno della Legge Zan a Reggio Calabria e replicano alle parole del Presidente Spirlì


I Giovani sulla Strada scendono nuovamente in piazza, a Reggio Calabria, questa volta con un sit-in a favore del DdL Zan.

Sit-in in piazza a Reggio Calabria per il ddl Zan

Piazza Italia

L’appuntamento è per mercoledì 14 aprile alle ore 18:00 presso Piazza Italia (Corso Garibaldi, Reggio Calabria).

In una nota, diffusa a mezzo stampa, da parte del movimento, si legge:

“Come organizzazione giovanile, riteniamo evidente che le mistificazioni sul Ddl Zan portate avanti dal Presidente f.f. della Regione Calabria Nino Spirlì, costituiscano un rozzo tentativo di compiacere l’elettorato omofobo, definendo la legge stessa un “privilegio” per la Comunità LGBTQIA e adeguandosi alla retorica di una certa destra, di cui ci impegniamo a contrastarne l’espansione”.

La proposta di legge contro l’omotransfobia

Alessandro Zan Deputato Partito Democratico Legge Omotransfobia 1

Approvato alla Camera lo scorso novembre, sembrava essere quasi fatta per la proposta di legge dell’onorevole Alessandro Zan. Il deputato democrat, che ha fatto della parità dei diritti, in particolar modi quelli della comunità LGBTQIA, una vera e propria mission si è trovato a dover affrontare non poche avversità, in particolar modo al Senato. Il blocco proviene dalla destra, in particolar modo dalla Lega, ma anche da altre forze, come Forza Italia e Fratelli d’Italia che hanno definito il provvedimento “non prioritario”, non consentendo così l’avvio della discussione in commissione Giustizia.

Se approvato, il provvedimento istituirebbe il carcere per chi commette atti di discriminazione fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere o sulla disabilità. La legge, che prende il nome dal suo primo relatore, prevede anche l’istituzione di una giornata nazionale contro l’omofobia, oltre che lo stanziamento di 4 milioni di euro per strutture che operano in questo ambito.

Il commento del Presidente Spirlì

Alessandro Zan Nino Spirlì

Qualche giorno fa, il Presidente Spirlì, espressione di quello stesso movimento che blocca la legge contro l’omotransfobia in Senato, in un post su Facebook ha espresso la sua riflessione in merito alla proposta Zan. Parole che hanno creato non poco sconcerto sui social, tanto da dare vita ad una valanga di commenti di dissenso.

“La natura non ha previsto interpretazioni sul genere. In natura, tutto ha “un Padre e una Madre”. Tutto. Fossero anche sbagliati, ma quelli sono. E non può essere una legge a smentire l’ordine. Poi, che ogni creatura possa (e debba) vivere la propria vita secondo la personale indole, non sarà nessun altro vivente a poterlo (o doverlo) impedire”.

Queste le parole del Governatore, che ha aggiunto:

“Fermo restando che nessuno possa imporre a nessuno (men che meno con legge dello Stato) il sovvertimento delle regole. Essere differente da altro non è sbagliato, né reato, tantomeno colpa. Ma non è neanche privilegio. Ognuno, per com’è, è tenuto a rispettare le leggi e le regole. E ha l’obbligo di rispettare l’innocenza, che non va violentata con insegnamenti ed esempi menzogneri o partigiani. L’innocenza va accompagnata, non portata al pascolo coi cani da pastore.

Alla tutela degli innocenti ci devono pensare, in primis, il Padre e la Madre. La coppia di genitori. Perché i genitori vanno a coppia, non a paio come i guanti, i gemelli da polsino o i calzini e le scarpe. Il resto è spreco di energie. Parliamo di recupero in tempi di pandemia.

Difatti, ci appare assurdo definire un privilegio la tutela di cittadine e cittadini dalle discriminazioni, come già è previsto dalla legge Mancino contro i reati di xenofobia e dal Codice Rosso contro la violenza sulle donne. La lotta contro le discriminazioni non deve conoscere colore politico: ci batteremo affinché questo torni ad essere un argomento prioritario non solo nel dibattito nazionale, ma anche regionale”.

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La risposta de I Giovani sulla Strada

Il movimento che vede giovani reggini interessarsi alla politica ed a quei temi di stretta attualità riguardanti la città, sulla scia delle idee e dei valori creati da Saverio Pazzano ha deciso di rispondere alla parole del Presidente della Regione, ma anche all’apparente pantano in cui sembra trovarsi ormai da mesi il Governo nazionale sulla Legge Zan.

“Serve più che mai mobilitarsi, organizzarsi e unire tutte le nostre forze al fine di dar voce a chi crede di averla persa, a chi pensa che la propria opinione e i valori di uguaglianza, empatia e pace non contino più nulla, perché verso questi ideali e verso chi li persegue si sta perpetrando ogni giorno di più una rinnovata violenza”.