Malasanità, la denuncia della Lega: ‘Situazione indecente’. Il cordoglio alla famiglia di Giovanni Mafrici

"Una situazione intollerabile ormai senza fondo". Il Commissario regionale della Lega contro ASP e Governo

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“Non si può continuare a morire per malasanità! La vicenda che ha colpito duramente la famiglia di Giovanni Mafrici è inconcepibile e non può oltre essere sopportata. Non si può morire a 50 anni per non essere il Pronto Soccorso di un OspedaleGioia Tauro– mancante di sanitari, attrezzature e ambulanze. È qualcosa di inverosimile e di inaccettabile! Da mesi la Lega denuncia un sistema sanitario insufficiente, degradato, incapace di fornire un minimo di servizi adeguati, che naviga a vista e che non ha una guida seria, competente e responsabile. Si è anche denunciato che sono stati nominati commissari delle Asp molto discussi, senza alcun ricambio e con un cambiamento solamente delle localizzazioni: in sostanza sempre le stesse persone che hanno concorso alla distruzione della sanità e che sono state soltanto spostate da un’ASP all’altra! Una vergogna senza fondo!”.

Lo afferma in una nota il Commissario regionale Lega Giacomo Francesco Saccomanno.

“E pur dinnanzi a questa oggettiva e non contestabile situazione, il Governo ha continuato a nominare commissari totalmente incapaci che a loro volta hanno nominato altri commissari, a parte qualcuno, palesemente incompetenti e che rappresentano un sistema che dovrebbe essere setacciato dalle Procure per l’evidente condizione di radicazione del malaffare. Quando un ASP non riesce a fare i bilanci e si denunciano pagamenti duplicati o triplicati vuol dire che vi è dentro un sistema gravissimo di corruzione e ruberie. E, allora, non si possono nominare sempre le stesse persone ed a giro. Quindi, non solo fine del commissariamento della sanità in Calabria, ma un ricambio totale di dirigenti e responsabili delle ASP. Ma, questo non esime i controlli e la indispensabile azione della Magistratura per accertare le responsabilità dei vertici -Governo e commissari nominati nel tempo- e dei dirigenti per quanto accade da oltre 10 anni.

Una situazione di degrado riconosciuta anche dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 168/2021, che non è stata applicata e che dimostra la sussistenza di connivenze pesanti tra il potere politico e le lobby di potere. Una situazione allarmante per la quale non può non individuarsi una pesante responsabilità del Ministro della Sanità e di tutti coloro che hanno consentito questo stato di cose evidenziate anche dalla Corte. E i decessi per malasanità sono i figli di una condizione insostenibile che deve essere immediatamente stroncata, senza perdere altro tempo. Il Governo deve istantaneamente restituire la sanità ai calabresi, annullando il deficit dallo stesso creato, e consentendo quella rivoluzione che tutti i calabresi si aspettano. Nel contempo, bisogna avere il coraggio di chiedere scusa alle famiglie di tante vittime, come quella di Giovanni Mafrici, che hanno perso i propri cari per le nefandezze che hanno accompagnato negli anni il sistema sanità in Calabria“.