Le Muse alla notte dei Musei al Museo Nazionale della Magna Grecia.
22 Settembre 2014 - 19:12 | di Redazione
L’associazione culturale “Le Muse – Laboratorio delle Arti e delle Lettere di Reggio Calabria ha animato in occasione della Notte dei Musei 2014 uno spazio dedicato alla cultura musicale presso il Museo Nazionale della Magna Grecia.Una occasione importante dichiara Giuseppe Livoti – presidente Muse -, poiché la fruizione dei nostri beni archeologici ed architettonici va promossa anche con l’ausilio dei sodalizi culturali. Il Museo Nazionale ha degli spazi e delle zone architettonicamente valide proprio per ospitare questi eventi che potrebbero promuovere le nostre potenzialità magari con cadenza settimanale o mensile: aiuterebbero così a presentare i giovani talenti e le bellissime realtà custodite.Il Museo è della città, noi cittadini dovremmo proteggerlo, non solo le istituzioni che a volte sono assenti o forse mancano di una politica della promozione.La Notte al Museo si è aperta con i saluti della dottoressa Emilia Andronico – funzionario della Soprintendenza Archeologica della Calabria, la quale ha ribadito come tale evento vuole essere un richiamo ai turisti ma anche alla città intera. Una serata che guarda alla musica, alla musica di qualità. Beni archeologici così diventano fruibili accompagnati da momenti musicali.Livoti presentando i protagonisti dell’evento, ovvero Filippo Spano’ e Filippo Arico’, musicisti d’eccellenza, si è soffermato sul repertorio presentato, musica swing, genere jazz nato a New York e Kansas City negli anni 20/30 con il suo tipico ritmo saltellante proprio per l’esecuzione delle note.“Sax alto” e “clarinetto” per i maestri Spanò ed Aricò per un salto nel magico mondo americano, musiche d’atmosfera, anche con momenti di improvvisazione che hanno avuto un grande coinvolgimento di pubblico. Una novità musicale nata in pieno proibizionismo che, ancora oggi creasinergie e atmosfere particolari con i brani di Louis Armostrong, Duke Ellington, Benny Goodman.Infine Livoti lancia una provocazione per la Reggio turistica. Perché non fare interagire la Cattedrale di Reggio Calabria illuminandola per almeno 30 minuti un giorno della settimana e successivamente fare un concerto nella bellissima piazza “Silente e silenziosa” del Museo? Si creerebbe una attrazione in più paragonabile all’orologio meccanico all’interno della torre campanaria della Cattedrale di Messina che attira tantissimi visitatori. Messina docet…