La fredda legge dei numeri. L’aeroporto di Lamezia vola, quello di Reggio ‘dorme’


di Pasquale Romano – Calabria a due velocità. Si allarga sempre più la forbice riguardante il numero di passeggeri tra l’aeroporto di Lamezia e quello di Reggio Calabria.  Un triste consolidamento di quanto accade oramai da troppo tempo, per lo sconforto dei reggini e di tutti i potenziali viaggiatori dell’area dello Stretto.

LAMEZIA RIDE

“Decolla la stagione estiva 2018 e l’aeroporto di Lamezia Terme registra un incremento dell’8%. L’aumento è legato oltre ad un consolidamento dei collegamenti già operati anche all’avvio di nuove rotte prevalentemente internazionali, a dimostrazione che la Calabria è sempre più percepita quale meta di vacanza”.

Circa 20.000 passeggeri sono transitati dallo scalo lametino nelle giornate di sabato, domenica e lunedì dell’Angelo. A renderlo noto è la stessa Sacal che gestisce lo scalo lametino che spiega come la stagione Estiva 2018, appena iniziata e che ha coinciso con la settimana di Pasqua, si è aperta all’insegna della crescita.

“Abbiamo lavorato per poter confermare il maggior numero di collegamenti. Anche il 2018 è iniziato con il segno positivo, il che ci fa guardare con ottimismo al futuro. Nella prossima stagione estiva saranno infatti 43 i vettori presenti, per un totale di 59 destinazioni servite, tra cui 47 internazionali ”, ha dichiarato il Presidente di Sacal, Arturo De Felice.

REGGIO CALABRIA PIANGE

Crescita continua, progetto industriale, obiettivi futuri e visione chiara. Tutto quello che l’aeroporto di Lamezia possiede, è mancato negli ultimi mesi a Reggio Calabria. I numeri non mentono mai. Circa 100 mila i viaggiatori persi dallo scalo reggino nel 2017, poco più di 20 mila quelli che sono transitati dallo Stretto nel febbraio 2018. In pratica, gli stessi che hanno scelto Lamezia nel ristretto periodo del weekend pasquale.

Particolarmente complicato e denso di problematiche l’attuale interregno tra Sogas e Sacal, vecchia e nuova società di gestione dell’Aeroporto dello Stretto. Con un duro comunicato emesso pochi giorni fa, gli ex lavoratori aeroportuali della Sogas SpA  hanno chiesto al sindaco Falcomatà novità riguardo il “percorso di politiche attive del lavoro a sostegno dei dipendenti che hanno perso il posto.  Sono passate circa 40 settimane dal tavolo tecnico, in cui i lavoratori licenziati hanno chiesto sostegno e attenzione, il mantenimento degli impegni assunti, la possibilità di poter continuare a lavorare”.

QUALE FUTURO?

Attese a breve novità riguardo la vertenza, con Sacal e i rappresentanti sindacali al tavolo. Il bando proposto da Sacal non ha trovato d’accordo le parti, con Uiltrasporti che ha dichiarato lo stato di agitazione. Presente tormentato, in attesa di capire quale futuro potrà avere lo scalo reggino.

Sacal, seguendo il piano industriale proposto con successo a Lamezia, ha garantito che sono già avviati i contatti con diversi vettori, cosi da arricchire sensibilmente l’offerta attuale dell’Aeroporto dello Stretto che definire ‘povera’ è un eufemismo. C’è da arrestare al più presto l’emorragia di viaggiatori, Reggio Calabria alla rincorsa di Lamezia con l’obbligo di avvicinare le distanze.

Tra le aree industriali del Piano di sviluppo strategico della ZES appena approvato c’è anche l’aeroporto dello Stretto, ulteriore strumento da utilizzare per procedere al ‘risveglio’ del sopito scalo. Reggio Calabria, dove vuoi arrivare? Non può esistere un futuro luminoso (per una città che vuole definirsi ‘a vocazione turistica’) senza un’offerta volativa attrattiva e competitiva.