La Fondazione Antonio Scopelliti incontra i ragazzi dell’IC Falcomatà

Il progetto, che ha visto protagonisti gli studenti dell'IC Falcomatà - Archi, mira a formare una coscienza civica condivisa sul tema della diversità e del confronto

Ic Falcomatà Archi Fondazione Scopelliti

Lunedì 11 febbraio 2019, nell’ I.C. Falcomatà Archi, sono stati inaugurati i laboratori di Cittadinanza attiva collegati con il progetto educativo “Differenze in giocoOgnuno con la propria diversità, è ricchezza per il prossimo”.

Il progetto mira a formare una coscienza civica condivisa e sensibilizzare i ragazzi sul tema della diversità e del confronto.

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L’IC Falcomatà – Archi diretto dalla dottoressa Serafina Corrado, da sempre è impegnato in percorsi di cittadinanza per promuovere la cultura della legalità e stimolare i ragazzi a riflettere sull’importanza di questo valore nella vita di tutti i giorni.

Il progetto “Differenze in gioco. Ognuno con la sua diversità, è ricchezza per il prossimo”, è promosso dalla Fondazione Antonino Scopelliti, ente no-profit antimafia italiano che ha sedi sia a Roma che a Reggio Calabria.

La Fondazione è stata creata nel 2007 in memoria del giudice Antonino Scopelliti, vittima della ‘ndrangheta, ucciso a Piale, tra Villa San Giovanni e Campo Calabro nell’agosto del 1991, ed è nata su iniziativa dei ragazzi del Movimento antimafia italiano “Ammazzateci tutti”; essa offre gratuitamente assistenza psicologica e legale alle vittime della mafia e alle loro famiglie e mira alla formazione civica dei giovani che ancora frequentano la scuola.

Il progetto ha preso avvio giorno 11 febbraio alle ore 10.00 nell’Aula Magna della Scuola Secondaria di primo grado “Pirandello” dell’ IC Falcomatà- Archi e ha visto coinvolti i ragazzi delle classi seconde dei plessi Pirandello e Klearchos di Archi.

Presenti all’incontro:

  • la Dirigente dottoressa Serafina Corrado;
  • la Dottoressa Rosanna Scopelliti;
  • la dirigente Anna Maria De Luca responsabile Scuola Fondazione Antonino Scopelliti;
  • lo chef Filippo Cogliandro;
  • le responsabili dei plessi scolastici prof.sse Daniela Cicco e Rossana Musolino;
  • il professore Giovanni Quattrone responsabile della Sicurezza;
  • le insegnanti referenti dell’area Cittadinanza e Costituzione Giovanna Calarco e Titty Iannò e i docenti delle classi seconde partecipanti al progetto.

L’incontro si è aperto con l’intervento della dirigente Corrado che dopo aver presentato gli ospiti intervenuti al dibattito, ha posto l’attenzione degli alunni sull’importanza di scegliere liberamente di essere dalla parte della giustizia e, se ci sono le opportunità di non andar via ma restare nella propria terra per contribuire al suo miglioramento.

La dott.ssa Rosanna Scopelliti ha raccontato le tristi vicende che hanno colpito la sua famiglia, ponendo l’accento sul coraggio di suo padre che, pur subendo minacce ha continuato ad operare nella legalità e per la legalità.

Malgrado l’epilogo triste, il magistrato Antonino Scopelliti, ha vinto su questa piovra che ha i tentacoli ovunque perché ha lottato e creduto nella sua Calabria fino alla fine, ha vinto quando la sua famiglia ha deciso di tornare nella sua terra dove ci sono le sue radici, ha vinto quando è stata creata la Fondazione in suo nome, ha vinto e continua a vincere quando in qualche città gli vengono intitolate vie o piazze, ha vinto nelle scelte dei ragazzi e di tutti coloro che decidono di restare a Reggio Calabria per dare un volto nuovo alla Calabria.

Altra testimonianza importante è stata quella dello chef Filippo Cogliandro che ha vissuto con la paura delle minacce e degli attentati ma che ha avuto il coraggio di dire “no” al pizzo e di denunciare e ha scelto di continuare a vivere nella sua terra per valorizzarla e investire in questa terra dilaniata da alterne vicende.

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La testimonianza della dirigente Corrado, della dott.ssa Scopelliti e dello chef Cogliandro, avevano lo scopo di trasmettere ai ragazzi l’amore per la nostra Calabria e in particolare per la nostra città.

Il messaggio era quello di far capire agli alunni che, malgrado tutto bisogna continuare a custodire il nostro territorio, la nostra cultura e le nostre tradizioni locali. Queste testimonianze, miravano a far capire ai ragazzi che con i loro no al pizzo, alla ‘ndrangheta, hanno fatto la scelta giusta per creare una Calabria diversa.

Hanno scelto di restare, di creare le condizioni affinchè si capisca che la cultura della legalità ha un valore vero perché dà l’opportunità di “scegliere” e di contribuire ad arricchire il nostro territorio. I ragazzi hanno partecipato con interesse a questo incontro, interagendo con gli ospiti e intervenendo nel dibattito in modo pertinente.

L’iter progettuale continuerà nel mese di marzo e vedrà impegnati gli alunni, guidati da esperti esterni e dalle docenti delle classi, in attività che riguarderanno il modulo “Tradizioni a confronto” che si snoderà in due percorsi “Tradizioni attraverso la musica” e  “Tradizioni a tavola”. Obiettivo del modulo sarà quello di offrire ai ragazzi un’opportunità di confronto tra diverse tradizioni ed un invito a riflettere su altre culture che, essendo diverse dalla nostra, potrebbero essere sottoposte a pregiudizio sociale.

Fonte: Dirigente Scolastico Dott.ssa Serafina Corrado