La Biesse promuove “La Comunità dei Grani Antichi”


“I grani antichi è la religiosità della vita” ha esordito il Presidente dell’Ente Parco d’Aspromonte, Giuseppe Bombino nel corso del convegno: “La Comunità dei Grani Antichi e dei Mulini Storici a Pietra Attivi”.

Il partecipato incontro è stato organizzato dall’Associazione Culturale Biesse, no profit per il bene sociale guidata dal Presidente Bruna Siviglia ed è stato patrocinato dalla Presidenza del Consiglio Regionale della Calabria.

L’evento si è tenuto nella serata di venerdì 24 febbraio 2017 presso la Sala Monteleone del Consiglio Regionale a Reggio Calabria e tra i relatori: Francesca Giuffrè, Presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Reggio Calabria; Domenico Fiorello De Marco, Associazione Biesse; Pino Campisi, Presidente Acli Terra Calabria; Antonio Blandi, TEO (Turismo dell’Esperienza e dell’Ospitalità) – Il Cammino del Pane; Giuseppe Bombino, Presidente dell’Ente Parco d’Aspromonte; Annunziato Vincenzo Nastasi, Associazione Biesse; Antonino Paolillo, Tecnologo Alimentare – Associazione Biesse e Laura Stilo, “Il grano jermano di Canolo”.
A moderare l’evento, la giornalista e socia Biesse, Francesca Martino.

A fare gli onori di casa è stata Bruna Siviglia, Presidente Biesse: “L’Associazione sostiene l’imprenditoria e i prodotti della nostra Calabria.

Il convegno è solo l’inizio di un percorso formativo e ambizioso, per poi toccare diverse zone della Regione, al fine di incoraggiare gli imprenditori ad investire sui prodotti del territorio, che ci invidiano tutti – conclude –
Uno dei primi obiettivi della nostra associazione è di valorizzare le realtà positive, quelle che possono sviluppare e stimolare la nostra terra”.

Bruna Siviglia rimarca la necessità di dare spazio ai giovani, affinché possano formarsi e spendere il proprio talento in Calabria.

Infatti la Biesse ha messo a disposizione una borsa di studio di 500 di cui potra usufruire uno studente dell’Università Mediterranea, per la formazione all’estero.

Anche il Presidente del Consiglio Regionale, Nicola Irto, assente per motivi di salute, ha inviato una nota che è stata letta da Bruna Siviglia e dice: “Quella messa in atto dall’Associazione Biesse è un’azione utilissima, che merita di essere sostenuta, poiché contribuisce al rilancio della più complessiva opera di recupero, tutela e promozione delle radici identitarie autentiche e delle tradizioni più nobili, che la nostra regione possiede.
Nel rinnovare le mie congratulazioni, auspico che da questa giornata possa prendere avvio un percorso di ampio respiro teso a promuovere la riscoperta e la conoscenza di questo spaccato di storia e cultura popolare, favorendo lo sviluppo e il consolidamento di un modello turistico ed promozione del territorio”.

Significativi sono stati gli interventi dei diversi relatori che hanno rimarcato la necessità tempestiva di avviare uno sviluppo economico concreto del territorio calabrese, tralasciando l’aspetto più fascinoso e modaiolo di chi parla di grani antichi e di chi in realtà lo fa concretamente mettendo le mani in pasta “e la comunità che oggi presentiamo è un passo avanti per questo obiettivo” ha evidenziato Pino Campisi, Presidente “Acli Terra Calabria.
“E’ fondamentale creare insieme delle regole che rappresentano tutta la nostra terra e sarebbe molto utile definire delle leggi regionali, che circoscrivano questo ambito e restituiscano un percorso formativo alle diverse maestranze, quali i panificatori, i fornai, i contadini, etc”.

Emozionante è stata la testimonianza di Laura Stilo, “Il grano jermano di Canolo”, una donna forte ed intensa che ha scommesso sui grani antichi e ha costruito un’azienda, puntando sui giovani e al contempo sulla cultura del sociale, raccontando i bei momenti che il duro lavoro restituisce, tra tutti ricordiamo: l’unione e la festa tra i panificatori durante la trebbiatura.

“Il messaggio che vogliamo dare alla politica – dichiara Laura Stilo – e di dare maggiore attenzione alla Montagna e premiare queste realtà – anche perché è fonte di richezza per chi abita a valle”.
“Bisogna realizzare un nuovo approccio all’accrescimento dei grani antichi, più innovativo e tangibile che abbia in sé il senso dell’appartenenza – ha evidenziato Antonio Blandi, TEO (Turismo dell’Esperienza e dell’Ospitalità) – Il Cammino del Pane – e soprattutto delle leggi che diano rispetto e dignità a questo sistema di valorizzazione locale”.
Pensiero condiviso da Annunziato Vincenzo Nastasi, Associazione Biesse: “Nel territorio stiamo portando avanti un lavoro di ricerca e promozione, sostegno e sviluppo dei grani antichi come segno identitario di una tradizione, che oggi trova linfa nuova nelle nuove generazioni, che si appassionano alla terra con l’appoggio di chi con le rughe del presente racconta storie antiche, che rivivono nel presente e hanno sapore di relazioni buone, pulite e giuste – evidenzia –
Lavorare sui grani antichi, dunque, significa far in modo che i territori mangino cibi sani, che si riscopra il valore autentico dei sapori restituendo la vera cultura della storia antica – conclude –
Accanto a questo c’è anche la dinamica del prezzo giusto da conferire ai prodotti, garantire la biodiversità e tutelare un patrimonio territoriale che oggi si manifesta nei grani antichi dai mille nomi diversi, ma tutti con una storia comune”.

A conclusione dell’appuntamento Bruna Siviglia ha proposto al Presidente dell’Ente Parco d’Aspromonte Giuseppe Bombino, un progetto dal titolo “Eco – Museo della Montagna” per illustrare i diversi momenti di conservazione dell’Aspromonte.
Bombino ha accolto la proposta e ha reso nota la possibilità d’accedere alla possibilità, attraverso dei bandi già ufficiali.