Maturità in arrivo, Giorgia: “Quest’anno incute ancora più timore”

"Credo che tutti noi avessimo immaginato di trascorrere un anno ben diverso". Il racconto di una maturanda del Piria


“All’inizio, abbiamo preso la situazione con superficialità, pensando si trattasse di un semplice virus innocuo, che in breve tempo grazie ai risultati della ricerca sarebbe stato sconfitto. Guardare la realtà e scoprire che si trattava di una vera e propria pandemia che ha investito l’intero mondo costringendolo ad un ergastolo forzato, portando con sé tragedie e innumerevoli vittime è stato un impatto violento.

Credo che tutti noi studenti avessimo immaginato di trascorrere un anno ben diverso, passato con i nostri compagni, tra scherzi e risate, in compagnia dei nostri professori, tra le mura della nostra scuola. Questo nemico invisibile ha rovinato inaspettatamente i nostri progetti: la notte prima degli esami, la gita di quinto anno, l’addio alla nostra classe.

Il problema principale della nostra futura maturità è l’incertezza, non sappiamo a quale modalità andremo incontro, se discuteremo gli argomenti guardando i nostri professori negli occhi, o svolgeremo l’esame online rendendo il momento apatico e freddo.

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Oltre a tutto questo si aggiunge l’ansia, d’altronde come giusto che sia, per la necessità di esporre gli argomenti collegati tra loro, quindi puntando sulle nostre capacità, cercando di non farci dominare dalle emozioni.

Avere la commissione interna sicuramente è un grande vantaggio, quindi tutto ciò ci stimola a impegnarci con maggiore dedizione nello studio.

Dopo 5 lunghi anni di compiti in classe, di interrogazioni, siamo giunti al termine. In un primo tempo con quella frettolosa voglia di crescere, aspettavamo questo momento con trepidazione, non vedendo l’ora di arrivare al diploma, odiando alle volte anche qualche professore, ma col senno di poi, le giornate passate tra i banchi di scuola e tutto ciò che si lega al contesto scolastico rimarranno ricordi indelebili.

Ora dobbiamo adattarci alla situazione ed esprimerci al meglio durante la prova d’esame, raggiungere il massimo di noi stessi, e vedere tutto questo come un insegnamento.

Auguro a tutti noi maturandi di terminare questo ciclo della nostra vita, durante il quale siamo sicuramente cresciuti, sia emotivamente che scolasticamente, realizzando le nostre più alte aspettative e ricordando che il futuro è nelle nostre mani”.

Giorgia Schiattarella, Classe V SIA – Ite “Piria- Ferraris-Da Empoli” – Reggio Calabria

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