Reggio, isole pedonali in via Marina: i particolari del progetto
Ombrelloni, tavolini e sedie all’aperto su pavimentazione rimovibile. Tutti i dettagli del nuovo progetto dei commercianti
12 Maggio 2021 - 18:55 | di Claudio Labate
C’è molto fermento in città in vista dell’estate.
Un’estate tanto agognata quanto carica di speranze per via del decorso della pandemia che ci ha tenuto a casa per lunghissimi tratti di quest’anno maledetto. Ossigeno per gli imprenditori della ristorazione arriva dall’ok che la giunta comunale guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà ha dato al progetto presentato da alcuni esercenti che hanno richiesto il parere per l’utilizzo di suolo pubblico, in deroga al regolamento comunale vigente, per attrezzature mobili, stagionali da realizzare lungo la via Vittorio Emanuele III, da utilizzare per lo svolgimento delle attività ricettive, poste lungo la via.
In altre parole, per realizzare dehors, ovvero ombrelloni, tavolini e sedie all’aperto su pavimentazione rimovibile. Dove per “dehor” si intende l’insieme degli elementi (mobili, smontabili o facilmente rimovibili) posti in modo funzionale ed armonico sullo spazio pubblico, o privato gravato da servitù di pubblico passaggio, che costituisce, delimita ed arreda lo spazio per ristoro all’aperto, annesso ad un locale di pubblico esercizio di somministrazione.
Lavoro di squadra
Lo ha sottolineato il sindaco Falcomatà che ha evidentemente apprezzato la proposta avanzata dagli esercenti di via Vittorio Emanuele III.
Ma l’iter ha preso le mosse dalla presentazione del progetto ad opera degli architetti Giuseppe Federico e Angelo Ripepi, che hanno rappresentato le istanze dei locali: Chapeau, Pizza Roma, Gelateria Matteotti, Le Vele, Nuova Cremeria Sottozero e Piky.
La proposta è stata valutata favorevolmente dai competenti dirigenti nel corso della riunione del 28 aprile scorso, nella quale sono stati esaminate e definite le ipotesi alternative di viabilità e le conseguenti attività di competenza di ciascuno dei settori coinvolti, al fine di addivenire al miglior governo dell’assetto viario, del TPL, e degli interventi di controllo e d’emergenza.
Alla riunione hanno preso parte gli assessori Paolo Brunetti, Mariangela Cama, Irene Calabrò, insieme al Comandante Salvatore Zucco, agli architetti Demetrio Beatino e Giuseppe Melchini, e agli ingegneri Domenico Scalo e Domenico Iannò (Atam).
Al tavolo l’assessore al Bilancio e Attività produttive Calabrò ha introdotto la proposta riferendo di aver già acquisito il parere della Soprintendenza ABAP e di sostenere l’idea progettuale a supporto delle attività commerciali fortemente colpite economicamente dalla crisi sanitari da Covid 19.
In discussione la necessità di istituire il doppio senso di circolazione sul Lungomare Falcomatà; la proposta di istituzione di parcheggi a pagamento sul Corso Vittorio Emanuele III nel tratto compreso tra Via Giulia fino alla Stazione Centrale, lungo il Viale Zerbi e nell’area sottostante la Stazione Lido, a compensazione degli eventuali stalli soppressi sul Lungomare Falcomatà; la verifica dell’istituendo sistema viario con la garanzia di un servizio navetta offerto da Atam da e per i parcheggi alternativi di scambio (da individuare). Infine, si è discusso di considerare ai fini della funzionalità del progetto l’istituzione del senso unico di marcia dalla strada di accesso all’area Tempietto – direzione nord/sud, fino all’incrocio con il Ponte Calopinace.
Il progetto
Firmata in calce dall’architetto Federico, la relazione offerta all’amministrazione comunale esamina tutti gli aspetti dell’istallazione dei dehors. Innanzitutto con una premessa: l’inserimento nel contesto urbano di dehors anche alla luce della precaria situazione sanitaria, assume importanza primaria, affinché si assicuri la realizzazione di progetti integrati in spazi pubblici garantendo una organizzazione ordinata ed armonica della città per promuovere la fruizione anche turistica dell’ambiente cittadino con particolare riguardo al rispetto dei criteri di salvaguardia e tutela, perlopiù dei contesti a valenza ambientale, delle visuali prospettiche e della percezione visiva complessiva dei luoghi.
L’ubicazione dei dehors è pensata per una parte del territorio comunale e precisamente, per una parte della via Vittorio Emanuele, ma si può applicare su tutto il territorio comunale, con le specificità localizzative degli esercizi pubblici ed ubicati sia su suolo pubblico che privato soggetto a pubblico passaggio ovvero area privata gravata da servitù di uso pubblico.
L’installazione di dehors avverrà nell’area antistante o nelle immediate adiacenze e/o vicinanze degli esercizi pubblici, garantendo la maggiore attiguità possibile all’esercizio stesso.
L’occupazione non interferirà con gli attraversamenti pedonali né occulterà la segnaletica stradale verticale e orizzontale presente o la vista di impianti semaforici, né tantomeno i passi carrabili. L’occupazione non impedirà il funzionamento, l’utilizzo e la manutenzione delle reti tecniche o degli elementi di servizio (es. chiusini, griglie, caditoie, idranti, quadri di controllo, misuratori dei servizi erogati, segnaletica verticale ed orizzontale, toponomastica, illuminazione, ecc);
I dehors saranno realizzati in conformità alla normativa sulle barriere architettoniche e risulteranno accessibili ai soggetti diversamente abili, salvo impossibilità tecniche esecutive comprovate e sottoscritte nella relazione dal tecnico abilitato che redige la domanda secondo quanto previsto dal DPR 503/96. Le installazioni consentiranno l’intervento dei mezzi di soccorso e/o pubblica utilità, stalli per diversamente abili in prossimità degli incroci in ogni caso non si estenderanno oltre lo spigolo del fabbricato.