Reggio, intitolato un largo a Monsignor Vincenzo Lembo – FOTO

Falcomatà: “Figlio illustre della nostra città ha contribuito alla crescita sociale e culturale della comunità”

largo lembo

La Città di Reggio Calabria ha reso omaggio a monsignor Vincenzo Lembo, educatore scout e giornalista, al quale l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà, ha intitolato una piazza del centro storico, nella parte finale di via Giudecca prospiciente la via Possidonea.

Alla cerimonia era presente il sindaco Giuseppe Falcomatà, l’assessore comunale Carmelo Romeo, i consiglieri comunali Francesco Barreca, Giuseppe Sera e Giovanni Latella, oltre al sindaco di Campo Calabro Sandro Repaci. La Curia reggina era rappresentata dal Vicario Generale don Pasqualino Catanese che ha svolto la benedizione. Presente, inoltre, una numerosa delegazione di gruppi scout reggini, molti dei quali hanno conosciuto Mons. Lembo e che hanno letto un messaggio di ringraziamento della famiglia rivolto ai promotori dell’iniziativa e al Comune.

“Continua il percorso dell’Amministrazione comunale, insieme alla commissione Toponomastica e alle associazioni cittadine, per il recupero della memoria e ricordo di figli illustri della città che hanno tenuto alto il nome di Reggio Calabria in Italia e nel Mondo, attraverso le loro attività. Monsignor Vincenzo Lempo è sicuramente fra questi e siamo molto contenti ed onorati non solo di avergli intitolato un luogo della nostra città, da poco rinnovato e restituito alla libera fruizione. Questa piazza ora ha un nome ben definito, in una delle vie più antiche e simboliche di Reggio Calabria, nel pieno centro storico, tra i muraglioni rinnovati di via Possidonea e la scalinata di via Giudecca, brillantemente curate dalle associazioni del territorio”.

Così il sindaco Giuseppe Falcomatà intervenendo alla cerimonia.

“Questo – ha aggiunto il primo cittadino – è l’esempio di come una città cresce e si rinnova, cambia, ma senza dimenticare chi ha fatto la storia prima di noi, contribuendo fattivamente, come ha fatto Mons. Lembo, alla crescita sociale di migliaia di giovani, con i gruppi scouts, ma anche culturale considerando il suo fattivo impegno nel settore del giornalismo”.

Monsignor Vincenzo Lembo, nato a San Roberto (RC), nel 1916 e scomparso a Reggio Calabria il 22 aprile del 1985, è stata una eccezionale figura di sacerdote: ordinato nel 1938, nel settembre del 1947 dall’arcivescovo Antonio Lanza è nominato direttore del settimanale diocesano: L’Avvenire di Calabria.

Lascia questo incarico nel 1965 dopo quasi vent’anni di intensa attività giornalistica e dopo aver fatto acquisire alla testata una diffusione a carattere regionale, durante i quali stringe una profonda amicizia con Indro Montanelli, storica firma del giornalismo italiano. Nel 1952 Lembo diviene il promotore ed il consulente ecclesiastico della sezione calabrese dell’Ucsi (Unione Cattolica Stampa Italiana), incarico che mantenne per tutta la sua vita.Monsignor Lembo, contemporaneamente al giornalismo, ha svolto un’intensa opera di educatore scout: suo primo contatto è nel 1945 alla fine del secondo conflitto mondiale quando il movimento educativo fondato da Robert Baden Powell, un po’ ovunque in Italia riprende la propria attività sospesa fin dal 1928 dal regime fascista. Un documento, conservato presso il Centro studi scout ‘don Vincenzo Lembo’ di Campo Calabro, su carta intestata del commissariato regionale dell’ASCI (Associazione Scout Cattolici Italiani), datato 4 aprile 1945 e firmato dallo stesso don Lembo e dal commissario Luciano Severati, conferma l’insediamento a Reggio Calabria del movimento scoutistico cattolico.

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