Intimidazione a Video Calabria: incendiata auto aziendale
Da chiarire i motivi dell'intimidazione e se essa sia legata all'operato della redazione giornalistica o all'impegno politico dell'editore che è un consulente esterno del Governatore Occhiuto
22 Luglio 2024 - 11:23 | di Redazione
Ignoti hanno incendiato l’auto aziendale dell’emittente televisiva Video Calabria parcheggiata sotto la sede dell’emittente nella centralissima via Sculco, a Crotone. L’allarme è stato dato poco dopo l’una.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del comando provinciale di Crotone il cui lavoro ha evitato che le fiamme raggiungessero il serbatoio dell’auto causando una esplosione che sarebbe stata pericolosa perché la strada è molto stretta e l’auto era parcheggiata poco lontano dalle case e da un ristorante. La vettura, una Dr, è utilizzata da giornalisti, cameraman e tecnici per spostarsi per i servizi televisivi.
L’editore dell’emittente, Salvatore Geatano, ha sporto denuncia agli agenti della Questura che per identificare i colpevoli stanno verificando l’eventuale presenza di immagini riprese dalle telecamere della videosorveglianza della zona.
Da chiarire i motivi dell’intimidazione e se essa sia legata all’operato della redazione giornalistica o all’impegno politico dell’editore che è un consulente esterno del presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto. Al momento Gaetano non ha voluto rilasciare dichiarazioni.
“Resta l’amaro in bocca – si legge nell’articolo apparso sul sito internet TGCal24 di Video Calabria – poiché non si riesce a capire chi possa/no essere i/il mandanti/e, e soprattutto il motivo alla base dell’intimidazione.
A chi possiamo aver ‘pestato’ i piedi per ricevere un regalo del genere? E’ una intimidazione, chiara, a Video Calabria poiché ad andare in fiamme è stato un mezzo aziendale, che usiamo noi giornalisti per le uscite, insieme ai nostri videomaker e non un’auto privata”.
Video Calabria era stata oggetto di intimidazioni soprattutto tra il 1987 ed il 1988 quando vennero fatte esplodere tredici bombe alla sede dell’emittente ed all’indirizzo del fondatore e allora editore Elio Riga.
“Il nostro lavoro – si legge ancora sul sito – proseguirà come sempre a schiena dritta ed a testa alta, con la guida dell’editore Salvatore Gaetano e del direttore generale Christian Gaetano, nonché di tutta la famiglia Riga che ha dato vita a questo gruppo imprenditoriale più di 45 anni fa grazie ad Elio Riga e proseguito da Gianfranco Riga. Se le bombe dell’87/88 non ci hanno fermato, non ci fermerà nemmeno questo ‘incidente di percorso'”.
ansa.it