Bombardieri neo procuratore di Torino: ‘Un grande onore’

Il procuratore generale, Lucia Musti, lo ha definito "l'uomo giusto al posto giusto"


La lotta alla criminalità organizzata e ai settori della pubblica amministrazione e della politica che stringono “patti scellerati” con le mafie; poi gli interventi contro la violenza di genere, e il contrasto “senza tentennamenti e senza timori” ai fenomeni collegati all’eversione.

Saranno questi i binari su cui si incardinerà l’azione della procura di Torino sotto la guida del suo nuovo capo, Giovanni Bombardieri, 61 anni, che si è insediato formalmente oggi con una cerimonia celebrata a palazzo di giustizia dal presidente del tribunale, Modestino Villani.

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Bombardieri, che proviene da Reggio Calabria, ha affermato che per lui “è un grande onore” assumere l’incarico in una sede retta nel corso dei decenni da figure (da Bruno Caccia a Marcello Maddalena, da Giancarlo Caselli ad Armando Spataro e in ultimo ad Annamaria Loreto) “che hanno dato lustro alla magistratura“.

Nel corso del suo intervento il neo procuratore generale, Lucia Musti, che si è insediata sabato scorso ha definito Bombardieri “l’uomo giusto al posto giusto”.