Inchiesta Ducale a Reggio, Minicuci: ‘Arriverà lo scioglimento del Comune’
Minicuci è un fiume in piena e non risparmia il PD, l'amministrazione e lo stesso collega di partito Cardia: 'Chi ha sbagliato paghi!"
09 Luglio 2024 - 12:15 | di Vincenzo Comi
Per il consigliere comunale di opposizione Antonino Minicuci non ci sono dubbi.
La Commissione d’accesso, dopo l’inchiesta Ducale che si allarga sempre più, arriverà, e porterà allo scioglimento del Comune. Il terremoto politico che si è abbattuto a Palazzo San Giorgio porta con sé nuove e sempre più forti scosse, facendo tremare l’intero consiglio comunale. Il consigliere della Lega, intervenuto ai microfoni di CityNow, nell’ultima puntata di Live Break, ha accusato il PD, ma non solo.
Nel mirino di Minicuci c’è non solo il sindaco Falcomatà ma l’intera amministrazione, in primis il Partito Democratico.
“Chiederei al PD locale di Reggio Calabria di cambiare nome se verranno confermate le attività di indagine che ricordiamo contiene intercettazioni di un certo tipo – spiega il consigliere Minicuci – E’ vero che i fatti devono essere ancora accertati ma le risposte devono essere politiche perchè l’integrità delle istituzioni locali è un pilastro fondamentale della nostra Costituzione.
La sola possibilità che la nostra amministrazione comunale possa essere condizionata da influenze mafiose richiede un’azione immediata e risoluta.
Senza aspettare l’inchiesta Ducale, abbiamo già una testimonianza nei ‘Brogli‘ del presidente Giustra che ha dichiarato di aver inserito nell’urna elettorale 50 schede bianche a favore di Falcomatà. Solo questo porta ad annullare le elezioni. La mancanza di trasparenza e di imparzialità nelle operazioni elettorali mina la fiducia dei cittadini nel processo democratico. Se io so che il mio voto può essere cambiato, io non vado a votare – continua Minicuci – Il Consiglio di Stato ha annullato tantissim eelezioni per un pugno di voti, qui parliamo di migliaia di voti. Di morti che sono andati a votare”.
Minicuci punta il dito dunque contro il Partito Democratico.
“La questione morale una volta era importante anche per il PD e ne prendiamo atto. Al Partito che si definisce democratico e che democratico non è perchè sarebbe meglio, se venisse accertato tutto questo, che si chiamasse ‘partito dei disonesti’ perchè hanno rubato la democrazia a Reggio Calabria“.
Il consigliere della Lega commenta anche la posizione di Mario Cardia.
“Cardia, se ha commesso qualche errore, lo ha fatto non certamente a favore della Lega. Ricordiamo come all’epoca dei fatti era del centrosinistra e sosteneva Falcomatà. Ho già incaricato il mio avvocato per la costituzione di parte civile nel processo. Chi ha sbagliato deve pagare”.
Infine la sentenza di Minicuci su un esito che sarebbe mortale per la nostra città:
“La magistratura stabilirà chi ha sbagliato ma l’indagine ad oggi dice che la ‘ndrangheta è entrata nelle istituzioni e dunque i soggetti oggetto di indagine dovrebbero fare un passo indietro. Qui arriverà lo scioglimento del Comune perchè per molto meno il Comune è stato sciolto ai tempi di Arena, poi si è dimostrato che era un galantuomo”.