Lavoro nel Mezzogiorno, Rapani: ‘Sgravi fino a 650 euro per le imprese’
Confermati gli incentivi per le assunzioni di giovani under 35, donne e disoccupati over 35. Rapani (FdI): "Misura che guarda ai territori"
23 Aprile 2025 - 16:11 | Comunicato Stampa

Un segnale concreto per il rilancio dell’occupazione nelle regioni meridionali e in particolare in Calabria, dove il tasso di disoccupazione resta tra i più alti d’Italia. Il Governo ha confermato, anche per il 2025, una serie di incentivi rivolti alle imprese che assumono giovani under 35 e donne, con sgravi contributivi che arrivano fino a 650 euro al mese per due anni.
Bonus assunzioni: chi può beneficiarne
I bonus per l’occupazione nel Mezzogiorno sono rivolti a: imprese che assumono giovani under 35 mai impiegati con contratto a tempo indeterminato; imprese che assumono donne disoccupate da almeno sei mesi (residenti nel Sud) o da 24 mesi (nel resto d’Italia); imprese che operano in aree ZES (Zone Economiche Speciali) che assumono over 35 disoccupati da almeno due anni.Gli sgravi contributivi, previsti dalla nuova normativa, saranno validi per tutte le assunzioni effettuate tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025. Le imprese interessate potranno accedere a un esonero fino a 650 euro mensili per ciascun lavoratore, per un periodo massimo di 24 mesi.
Rapani: “Misura che guarda ai territori. Ora massima diffusione“
Soddisfatto il senatore Ernesto Rapani (FDI), che commenta il via libera come «un segnale atteso e concreto per il nostro territorio, dove il lavoro per i giovani e per le donne deve tornare a essere una prospettiva reale, non un’eccezione».
Nel suo appello, Rapani invita tutte le realtà coinvolte a fare la propria parte nella diffusione dell’informazione:
«Chiedo alle associazioni di categoria datoriali, agli enti locali e alle agenzie pubbliche per l’impiego di predisporre una circolare informativa da inviare a tutti gli associati, clienti e utenti. Serve una comunicazione capillare. Non possiamo permetterci che questa opportunità venga ignorata per mancanza di conoscenza».
Un invito, quello del senatore, rivolto anche ai Centri per l’Impiego, oggi fulcro delle politiche attive del lavoro, affinché supportino le imprese e i cittadini nell’accesso concreto agli incentivi.
