Impianti chiusi a Gambarie: gli sciatori provano a ‘mediare’ tra Comune e Asproservice
Arriva la proposta di un tavolo tecnico pubblico per soluzioni a breve termine. La nota degli Sciatori di Gambarie
27 Dicembre 2024 - 11:03 | Comunicato Stampa
Riceviamo e pubblichiamo la controreplica degli sciatori di Gambarie al sindaco Malara ed all’ex ditta chebsi occupava della gestione, contenente “Richiesta urgente per la risoluzione della mancata apertura degli impianti di risalita“.
Di seguito la nota:
“Spettabile Comune di Santo Stefano D’Aspromonte, Spettabile Aspro Service. Con la presente, ci rivolgiamo a voi per sottolineare l’urgenza di risolvere la mancata apertura degli impianti di risalita, una situazione che sta arrecando gravi disagi ai cittadini e ai turisti, oltre a compromettere l’economia e l’immagine del nostro territorio, noto per le sue eccellenze naturali e turistiche.
In qualità di sciatori di Gambarie, pur non avendo alcun diritto decisionale, sentiamo il dovere di esprimere il nostro attaccamento a questa terra straordinaria. La sua valorizzazione, attraverso una gestione oculata e trasparente, è fondamentale per preservare il suo enorme potenziale turistico e culturale, sia invernale che estivo. Vogliamo inoltre evidenziare i numerosi interventi realizzati negli ultimi anni con grandi sforzi da entrambe le parti per lo sviluppo delle infrastrutture turistiche di Gambarie. Tra questi, oltre alla creazione di strutture estive come il campo da padel e il tappeto baby ski, uno degli interventi più significativi è stato il miglioramento della strada Gallico-Gambarie, fondamentale per agevolare l’accesso al nostro territorio e favorire l’arrivo di turisti e visitatori. Questi investimenti, che rappresentano un impegno concreto verso la crescita e la valorizzazione di Gambarie, non possono essere vanificati dalla mancata apertura degli impianti, che rischia di compromettere il potenziale del nostro territorio.
Siamo consapevoli che il conflitto in essere tra le parti possa essere complesso. Tuttavia, riteniamo che il ricorso a vie legali debba essere considerato solo come ultima opzione, in quanto rischia di allungare drasticamente i tempi per una soluzione, penalizzando tutto il territorio e limitando le possibilità di crescita economica e sociale.
Proponiamo pertanto l’organizzazione di un tavolo tecnico pubblico, che favorisca un confronto chiaro e trasparente. Questo approccio consentirebbe di mettere in luce le ragioni di entrambe le parti e di facilitare una soluzione condivisa che tuteli sia gli interessi pubblici sia quelli privati. Crediamo che il coinvolgimento della comunità possa contribuire a costruire un clima di fiducia e comprensione reciproca, garantendo un risultato equo e tempestivo.
È inoltre essenziale definire un cronoprogramma operativo per l’apertura degli impianti, affinché sia possibile salvare la stagione in corso e porre solide basi per lo sviluppo turistico futuro. La mancata apertura non solo danneggia l’attuale stagione sciistica, ma limita anche le opportunità estive, aggravando le ricadute economiche per il territorio e per tutte le attività collegate.Confidiamo nel vostro impegno e senso di responsabilità nel risolvere questa situazione critica, riconoscendo il valore degli sforzi compiuti fino ad oggi per rendere Gambarie un’eccellenza turistica. Restiamo disponibili per supportare ogni iniziativa utile e garantire il bene della comunità e del nostro amato territorio”.