La raccolta poetica “La facitrice” di Ilda Tripodi presentata all’interno della Libreria Ave-Ubik di Reggio Calabria
La scrittrice ha relazionato e si è dedicata al firmacopie, riscontrando notevole interesse, dentro lo storico spazio culturale reggino
09 Marzo 2021 - 20:15 | di Domenico Suraci
Grande successo per il secondo appuntamento dal vivo con “il popolo di mezzo” della Libreria Ave-Ubik . Ilda Tripodi ha presentato la raccolta poetica “La facitrice” (Collana Iride, Rubbettino Editore). L’incontro si è tenuto all’interno del negozio di Fabio Saraceno, sito nel centralissimo corso Garibaldi di Reggio Calabria e da poco trasferitosi in un locale di fronte la precedente posizione. Hanno dialogato con l’autrice la professoressa Mafalda Polidori ed il presidente del Rhegium Julii dott. Giuseppe Bova. La professoressa Rita Quattrone ha letto una selezione di poesie ai numerosi cittadini accorsi e posizionatosi di fronte la vetrina della rivendita di libri.
Chi è Ilda Tripodi
Ilda Tripodi è nata a Reggio Calabria dove ha scelto di vivere come figlia, moglie, madre, insegnante, giornalista e poeta. Una laurea in Lettere presso l’Università di Messina dove è stata allieva di Giuseppe Amoroso. Attualmente conduce il programma culturale Touché, in onda su Reggio TV. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra i quali Premio Mille donne per l’Italia (2020) e l’International Journalism & Arts Award “Gino Votano” (2021). È componente di giuria di prestigiosi premi culturali. Ha esordito in poesia nel 2007 con la silloge L’anima gioca (Città del Sole edizioni) prefata da Walter Mauro.
La premessa della silloge
Nella premessa della silloge “La facitrice” la Tripodi afferma che alla poesia non possiamo sottrarci perché il culmine del linguaggio esistenziale e resistenziale. La sua poesia declina e invoca i sentimenti di tutti e tenta di guardare alla realtà storica e sociale partecipando alla rivendicazione di un mondo più maturo che vada onestamente dove afferma di andare ovvero verso una sostenibilità ambientale economica e sociale.
Dalla prefazione di Dante Maffia
Dante Maffia è un poeta, romanziere e saggista italiano, sua è la prefazione:
Come accade con le persone, anche con i libri al primo impatto un particolare si evidenzia immediatamente e ferma l’attenzione. In questo libro è la chiarezza espressiva, la capacità di saper arrivare nell’animo del lettore senza dover ricorrere a interpretazioni complicate. Ilda Tripodi ha il dono naturale della prensilità e quindi coglie immagini, pensieri, sentimenti e idee in un baleno e con altrettanta vigorosa limpidezza li trasmette, senza fraintendimenti, senza sotterfugi, senza ambiguità, quasi seguendo il filo di una filosofia della corporeità per rendere concrete le immagini e toglierle dalle assuefazioni sempre in agguato.
La postfazione di Corrado Calabrò
La silloge vanta anche la postfazione di Corrado Calabrò il pluripremiato scrittore e poeta italiano già presidente dell’Agcom dal 2005 al 2012.
E’ l’insofferenza che rende irreprimibili i suoi versi a Ilda Tripodi. Un’insofferenza a volte veemente, a volte sommessa, ma persistente comunque in sottofondo. Insofferenza di cosa? Del déjà vu, déjà vécu; della routine della quotidianità, anticamera dell’inconsistenza, della routine dell’amore, anticamera del rattrappirsi dell’innamoramento; del dire vacuo, dell’usura, del depotenziamento della parola, incapace di esprimere le vibrazioni dell’animo.
A tu per tu con Ilda Tripodi
L’autrice ha raccontato, ai microfoni di CityNow, la genesi dell’opera:
Il libro di poesie “La facitrice” è un lavoro complesso, perché parte dall’etimologia delle parole al fine di rileggere la quotidianità alla luce del mito storico. Perché “La facitrice”? Immagino il poeta come qualcuno che vuole rileggere ciò che avviene giornalmente, ma non chiuso nel proprio studio, bensì propenso a pensare qualcosa al di fuori dalla realtà ed in questo modo riconsegna ai lettori una luce di speranza. E’ stato un vero onore poter pubblicare con la “Rubbettino Editore”, l’opera è già andata in ristampa. Stasera c’erano i più grandi presidenti dei circoli culturali di Reggio Calabria – ha evidenziato la Tripodi – la presidente dell’Associazione Nazionale Garibaldina Rosaria Surace, il presidente della deputazione di Storia Patria per la Calabria, professore Giuseppe Caridi, il presidente del circolo del Tennis “Rocco Polimeni” dott. Igino Postorino, il poeta e scrittore dott. Elio Stellitano. Questa sinergia tra le varie associazioni – ha concluso la scrittrice – è la prova dell’ottima risposta che la città sta dimostrando rispetto al periodo di totale chiusura dovuto alla pandemia.
Il successo di Touché
La trasmissione Touché in onda su Reggio TV – ha spiegato Ilda Tripodi – è stata ideata in collaborazione con Orsola Toscano. Il mio spazio sull’emittente locale ha il fine di dare il giusto valore all’uso delle parole, lo stesso intento dell’opera da me oggi presentata. I palinsesti hanno bisogno di questo tipo di programmi televisivi. La mia carriera editoriale è iniziata dal giornalismo politico per poi arrivare a quello culturale.
Il meritato riconoscimento della Mondadori e di Tgcom 24
Una delle liriche della silloge “La facitrice” è stata selezionata per il “catalogo arte in quarantena” della Mondadori e Tgcom 24, con la seguente motivazione:
“Per avere arricchito con le su Opere il panorama artistico contemporaneo italiano in un momento difficile per il mondo dell’arte”