Il canile di Mortara: una visita indimenticabile tra guaiti e sguardi di cuccioli in cerca di affetto [VIDEO]
13 Ottobre 2015 - 18:46 | di Federica Geria

di Federica Geria – Un Lunedì pomeriggio qualsiasi. Un giorno come un altro. Oggi decido di fare visita al canile di Mortara di Pellaro.
“Qualche soldo in meno nel portafoglio non cambierà di certo la vita”. Allora, negozio di cibo per animali, pacco di croccantini da 20 kg, destinazione canile! Luogo tanto visto e nominato su Facebook, tra post di appelli e storie a lieto fine, ma che non avevo ancora mai avuto modo di visitare.
Una strada stretta mi conduce ad un grande cancello, una giovane volontaria mi apre la porta, dandomi il benvenuto. Da qui inizia la visita, in quel posto dimenticato dalle autorità, in quella struttura costruita nel 2006, inaugurata, ma mai entrata in funzione, che oggi viene gestita in maniera autonoma dai grandi cuori dei volontari di Dacci una Zampa Onlus, che con tenacia e determinazione combattono per i piccoli randagi.
Una grande struttura, degna di nota, curata, pulita e ordinata, che raccoglie più di 200 amici a quattro zampe.
La “passeggiata” all’interno del canile è suggestiva ed emozionante. Un cammino tra corridoi e “gabbie”, che fa riflettere. L’abbaiare dei cani mi stordisce, l’incrociarsi del mio sguardo con i loro mi ribalta l’anima. Sguardi di chi ha visto il peggio, sguardi di chi ha sofferto, sguardi di chi nutre ancora un briciolo speranza. Di chi, in fondo, ha solo voglia di affetto, quell’affetto semplice, puro, incondizionato, che ti fa rinascere.
Lord, Jordan, Sissi, Gina, Teddy, Lele, Maxime, Roxy. Questi sono solo alcuni nomi dei cani abbandonati, dei “figli di nessuno”. Si, perché qui al canile ognuno ha un nome e ognuno ha una dignità. Ogni cane ha la propria storia, che merita un riscatto, una seconda possibilità.
Il lavoro dei volontari di Dacci una Zampa è sorprendente ed ammirabile. Turni, pulizie, cibo, coperte, visite, cure. Emerge forza di volontà e caparbietà, ma anche stanchezza, e forse, a volte un pizzico di rassegnazione. Mi chiedo quale sia la forza motrice che riesce a mandare avanti tutto ciò. Mi domando cosa spinge queste ragazze a non mollare mai. Probabilmente viene tutto ripagato nel momento in cui un cucciolo viene adottato, nel momento in cui salvi un randagio dalla strada, nel momento in cui provi a rimettere insieme i pezzi di un’anima distrutta, e nel momento in cui ci riesci. Già, perché, secondo me, anche gli animali hanno un’anima.
“L’associazione Dacci una Zampa, ispirandosi ai principi dell’animalismo, si prefigge come scopo principale di agire attivamente in difesa degli animali e dei loro diritti, di sensibilizzare l’opinione pubblica, di promuovere una cultura del rispetto che riconosca gli animali come soggetti di diritti, attivando vere e proprie campagne di sensibilizzazione”.
Dietro il canile di Mortara c’è un gruppo di persone degne di stima, che ha fortemente a cuore il problema del randagismo nella nostra città, e che ha deciso di agire, lottando da circa 10 anni, nonostante difficoltà logistiche, economiche ed istituzionali.
Una visita indimenticabile dunque, tra abbaiamenti, guaiti, sguardi e zampe protese di cuccioli in cerca d’affetto. Una visita che insegna qualcosa. A volte, un piccolo gesto può essere di grande aiuto. Non comprare i cani, adottali.
Visita la pagina Facebook di Dacci una Zampa: clicca qui.
GUARDA IL VIDEO realizzato al Canile di Mortara: https://www.youtube.com/watch?v=Ij6NF2vH3Mg
Foto di Beatrice Manglaviti
