‘Hyperloop’, il treno che porta da Reggio a Milano in 1 ora non è fantascienza

Hyperloop entrerà in funzione ad Abu Dhabi nel 2020, il governo ha dichiarato di valutare l'ipotesi di portarlo in Italia. Come funziona


Dalla fantascienza alla realtà. Il progetto ‘Hyperloop‘ negli ultimi anni ha raccolto prima i sorrisi, poi l’incredulità, e poi pian piano la curiosità di chi vuole capire di cosa si tratta. Soprattutto, se un progetto simile è davvero realizzabile.

COSA È HYPERLOOP

Tecnologia a levitazione magnetica passiva che ha l’obiettivo di sostituire la ruota nel trasporto su rotaia. La soluzione è progettata per funzionare sui comuni binari d’acciaio, senza dover ridisegnare i convogli, installare nuove rotaie, o disperdere energia elettrica.

Quattro volte più veloce di un treno ad alta velocità. Senza alcuna necessità di sostituire i binari esistenti. Potenzialmente pronto in un paio di anni, per portarci da Milano a Reggio Calabria in 1 ora.

Come funziona il sistema? Si tratta di una specie di capsula lanciata dentro un tubo. Grazie all’assenza di attrito, Hyperloop è in grado di viaggiare a 1200 km orari.

“Si tratta del primo e unico caso al mondo di tecnologia di levitazione magnetica applicata ai normali binari d’acciaio, oltretutto senza utilizzo di energia elettrica – dicono i fondatori – un approccio del tutto innovativo per continuare a usare e valorizzare gli oltre 1,5 milioni di km di ferrovie già installati nel mondo, trasformando le ruote dei vagoni in pattini a levitazione magnetica, con enormi risparmi in termini costi di manutenzione delle rotaie, derivanti dall’abbattimento degli attriti. Ma anche di energia”.

La tecnologia italiana è basata su binari di acciaio cui sono agganciati i vagoni, che sfruttano il campo magnetico generato per restare ancorati al terreno. I vagoni possono scorrere grazie a un particolare sistema di galleggiamento, non alimentato da corrente elettrica, e soprattutto senza toccare le rotaie. Quindi senza provocarne l’usura e la manutenzione che ne consegue.

“I limiti dei veicoli non intubati sono legati alla resistenza e all’aria. Un treno ad alta velocità potrebbe spingere ancora sui motori per compensare la resistenza e toccare velocità più alte. Hyperloop invece dentro al tubo abbassa la pressione, come succede ad un aereo ad alta quota, che può arrivare a superare quindi anche i 1000 km/h”, ha spiegato al Corriere della Sera Adriano Girotto, Presidente di IronBox.

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DAI SOGNI ALLA REALTA’

Quando, nell’estate del 2013, il fondatore di Tesla, Elon Musk ha presentato il progetto Hyperloop, in tanti hanno pensato si trattasse solo di fantascienza. L’idea di un treno passeggeri super veloce (fino a 1223 chilometri orari) basato su un sistema di cuscinetti d’aria su rotaia, in un tunnel chiuso a bassa pressione, appariva troppo rivoluzionaria per essere realistica.

Niente di più sbagliato. Ad ottobre del 2020 (dunque ad appena 7 anni di distanza dall’annuncio di Musk) il primo Hyperloop entrerà in funzione ad Abu Dhabi. Una tratta di 5-10 km che potrebbe passare alla storia come uno dei punti di svolta nelle tecnologie dei trasporti pubblici. La capsula Hyperloop, ha fatto sapere il co-fondatore, ha lasciato in questi giorni la fabbrica di assemblaggio in Spagna, per dirigersi in Francia, a Tolosa, dove verrà testata su una pista prototipo.

IL GOVERNO CREDE A HYPERLOOP

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Stefano Buffagni, M5S, esce allo scoperto sul progetto della società californiana Hyperloop.

L’idea di installare in Italia il treno superveloce ideato da Elon Musk, lo Hyperloop, piace ai Cinquestelle. Ieri è uscito allo scoperto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Stefano Buffagni, con un sostegno pieno all’innovativo progetto attraverso un post sulla sua pagina Facebook.

“Ho incontrato Bipop Gresta, il presidente di Hyperloop, l’azienda che sta lavorando allo studio di un treno supertecnologico capace di coprire la tratta Milano-Roma in appena mezzora o Catania-Palermo in poco più di dieci minuti. Un progetto entusiasmante che potrebbe rivoluzionare le infrastrutture di questo paese e creare occupazione. Bisognerà capire, per questo come per altri progetti, la sostenibilità dei costi, l’impatto ambientale, il ritorno economico. Ma una cosa è certa: noi abbiamo in mente un orizzonte di 10-20 anni, e non intendiamo restare fermi in attesa che il futuro ci passi ancora una volta sotto il naso”, le parole di Buffagni.

COSTI DI HYPERLOOP

Hyperloop – ha spiegato Gresta – costa 20-40 milioni di dollari a chilometro ma si ripaga in 8-15 anni a differenza dell’Alta velocità che tra manutenzione e costi veri non si ripaga mai e viene sostenuta dalle tasse dei cittadini”.

Collegare Roma a Milano costerebbe dunque dai 12 a 24 miliardi con un tempo di viaggio di circa 30 minuti. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera una cordata di imprenditori italiani avrebbe già mostrato interesse per l’iniziativa di Gresta e sarebbe pronta a sostenere l’investimento ma è molto più facile pensare allo Stato come autore di un progetto così rivoluzionario.

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