Pentedattilo, Bova, Palizzi e tanto altro. “Calabria Greca”, un tesoro da valorizzare – FOTO


E´uno spettacolo al quale non ci si deve mai abituare. Il naturale mix di mare, valli, montagne e che nel cuore della Calabria risponde al nome di ´Area Grecanica´, un a serie di borghi che lasciano traccia tangibile di un passato glorioso. Un ´altromondo´ sospeso tra mari e monti, una lingua (“grika”, un misto di greco antico e calabrese) che ancora resiste tra i piú anziani.

Bova, Pentedattilo, Roghudi, Bagaladi, Palizzi i paesi che formano una Calabria greca, forse sottovalutata, di certo non del tutto conosciuta. Un fascino da preservare, un tesoro da valorizzare. Negli ultimi anni sono aumentati propositi e progetti, di pari passo la curiositá dei turisti si é accentuata. É il caso di Bova, paese quasi risorto dalle proprie ceneri, grazie anche ai fondi dell´Unione Europea.

Nel 2000 qui non c’erano locali o ristoranti, una signora preparava a casa panini per chi giungeva in paese. Oggi Bova è uno dei posti più belli d’Italia con ristorantini, bed & breakfast e taverne. Era un borgo in fortissimo spopolamento ma abbiamo invertito questo fenomeno. Il vecchio cinema-teatro è stato riaperto portando in scena le favole locali riscoperte con i progetti del Parco culturale della Calabria greca”. Salvatore Orlando, coordinatore della Area Grecanica, spiega cosi a ´Repubblica´ come si é rilanciato un paese oggi al centro di diverse manifestazioni.

Pentedattilo e Palizzi altri due esempi di paesi rivitalizzati, pieni di attivitá e iniziative. “Pentedattilo è ritornato a vivere quando abbiamo recuperato una scuola e abbiamo realizzato un ostello della gioventù con pochi soldi. Ciò ha permesso di organizzare per quattro anni campi scout da tutta Europa. I ragazzi stavano nell’ostello e manutenevano il borgo. Ciò ha poi attratto le varie associazioni che hanno aperto botteghe di artigianato e ridato splendore al paese”, cosi Orlando spiega come é iniziata la seconda vita di un borgo unico nel suo genere.

Tra le varie iniziative che aiutano a far risaltare l´Area Grecanica, spicca il Paleariza. Si tratta di un festival etno-culturale-musicale che si svolge annualmente dal 1997 e rappresenta il principale biglietto da visita per il turismo e i giovani di tutta la Provincia.  “Si tratta di un festival itinerante nei borghi interni che ha creato una micro-economia e ha spinto molti a ritornare, magari non per tutto l’anno, ma almeno per alcuni mesi”, racconta Orlando

Il Parco Culturale della Calabria greca e la scuola estiva di lingua grecanica i prossimi progetti che puntano a far crescere ulteriormente una zona che ha bellezze e specialitá (paesaggistiche, culturali, eno-gastronomiche) da far invidia a realtá ben piú consolidate e conosciute.