Greenpeace scala le pareti della centrale di Saline: ‘Renzi, basta carbone’


Greenpeace si schiera contro il progetto di centrale a carbone che la multinazionale elvetica Sei – Repower progetta di costruire sulle ceneri della Liquichimica di Saline Joniche. Gli attivisti hanno iniziato questa mattina presto la scalata alle pareti della fabbrica, sulle quali progettano di dipingere un gigantesco ”Stop Carbone”.

”È un messaggio per la Sei come per Renzi – Repower – scrivono dal desk internazionale dell’organizzazione ambientalista – Il governo deve fissare una data chiara per mettere fine alla produzione di energia da carbone in Italia”.

Da anni, la multinazionale elvetica tenta di impiantare una fabbrica a carbone, nonostante l’opposizione della popolazione locale. Il progetto, che ha ottenuto una Valutazione di impatto ambientale positiva dal governo Monti nonostante la presenza di una riserva naturale protetta nell’area di costruzione della centrale, è stato bloccato da una sentenza del Tar del Lazio, che ha accolto il ricorso presentato da Regione, Comuni e associazioni ambientaliste dell’Area grecanica.

Una decisione ribaltata dal Consiglio di Stato, che ha accolto il ricorso avanzato dalla Sei (la multinazionale svizzera che intende realizzare la megaopera sul litorale jonico reggino) e dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, dando nuovamente il via libera alle autorizzazioni per la costruzione dell’impianto.

fonte: repubblica.it