Gratteri: ‘Ogni famiglia di ‘ndrangheta deve avere almeno 50 pistole, 10 kg di tritolo e 4-5 bazooka’
"In Germania, dove la 'ndrangheta è molto presente, si può comprare una macchina da 100 mila euro senza che nessuno si preoccupi"
17 Aprile 2022 - 19:21 | di Redazione
“Nella logica e nella struttura della ‘ndrangheta c’è il Crimine di ogni ‘locale’, cioè il ‘ministro della guerra‘: colui il quale organizza e allena il suo esercito. Ogni famiglia di ‘ndrangheta deve avere almeno 20 fucili, 50 pistole, 10 kg di tritolo e 4-5 bazooka. A cosa servono? Non per usarle ma vengono custodite, tenute nascoste, così le altre organizzazioni sanno che si tratta di un ‘locale’ ben armato”.
Nicola Gratteri è intervenuto nel corso della trasmissione “Fuori Tg” su Rai3. Secondo il procuratore della Repubblica di Catanzaro, la ‘ndrangheta “ha comprato tante volte le armi provenienti dalla ex Jugoslavia e in molti casi c’è stato l’accordo con la Sacra Corona Unita che in cambio di armi otteneva dalla ‘ndrangheta cocaina. Niente di più facile che questo possa accadere dopo la fine di questa guerra, perché è ovvio che, a prezzi stracciati, questa volta le mafie potrebbero andare a comprare armi molto più pericolose rispetto ad un kalashnikov o un bazooka”.
Per quanto riguarda la situazione in Europa e la collaborazione tra gli stati, Gratteri dichiara: “C’è poca collaborazione tra gli Stati soprattutto sul piano normativo. Noi siamo in Europa perché abbiamo una moneta unica, ma sul contrasto alle mafie ognuno va per i fatti suoi. Esiste Eurogest, esiste Europol, esiste Interpol, però sono più sigle che sostanza rispetto a quello che sta accadendo in Europa soprattutto nel campo del riciclaggio.
Si può andare nel Paese più ricco d’Europa, la Germania, dove c’è la più alta concentrazione di ‘ndrangheta dopo l’Italia, e comprare una macchina da 100mila euro e nessuno chiederà conto da dove provengano quei soldi.
Credo che le mafie oggi abbiano l’interesse a non rubare nemmeno una bicicletta proprio per dare l’idea di non esistere più. L’opinione pubblica è calma e tranquilla e il legislatore, il potere politico, non è costretto a fare un’inversione di tendenza o a creare delle norme più restrittive e meno convenienti rispetto a chi vuole delinquere”, ha concluso Gratteri.