Gratteri e la Calabria: “Tutti uniti possiamo cambiarla. Ricordo i morti per terra”
07 Ottobre 2018 - 18:36 | di Vincenzo Comi
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“Ho chiesto di sciogliere la Dia che ci farebbe risparmiare milioni di euro. Manca il coraggio alla politica. Hanno paura che i giornali titolino “smantellata Dia, voluta da Falcone”. Bisogna smettere di speculare sulla morte di Borsellino e Falcone. So per certo che Falcone ad alcuni presenti alle manifestazioni di commemorazione non avrebbe dato neanche la mano”.
A dirlo, in una nota, è stato il procuratore della Repubblica di Catanzaro nel corso dell’incontro conclusivo del Festival Leggere&Scrivere, kermesse che ha proposto una serie di eventi culturali, musicali, artistici e gastronomici.
“Ho impiegato due anni – ha poi detto il magistrato – per costruire la Procura di Catanzaro che aveva grandi contenuti. Magistrati seri, bravi e soprattutto onesti. Il mio compito è di caricarli come sveglie. Poi ho fatto la spola con Roma facendo arrivare investigatori di primo piano. Siamo molto bene attrezzati ma dobbiamo rafforzare le stazioni con personale e qualità: quando è venuto il ministro dell’Interno ad agosto gli ho sottoposto questa problematica, dal 2010 sono state bloccate le assunzioni”.
Infine Gratteri ha ricordato che a breve uscirà il suo quindicesimo libro. “Siamo partiti con Nicaso – ha detto – quando abbiamo sentito un docente di criminologia che non conosceva la differenza tra “locale” e “ndrina” e da qui siamo andati nella casa editrice di Walter Pellegrini: esce Fratelli di sangue, cui la Mondadori ha acquisito i diritti. Ho sentito un’intercettazione tra ’ndranghetisti e uno dice all’altro: “statti zitto, non sei manco nel libro di Gratteri”. Le mafie per esistere hanno bisogno di pubblicità, tutti devono sapere loro chi sono. Ancora, in 15 libri, non mi ha denunciato nessuno”.