Granillo e S. Agata bandi separati. Queste le motivazioni
Qualora fosse stato possibile, un bando congiunto avrebbe accorciato i tempi
14 Marzo 2019 - 16:24 | di Michele Favano
Reggina, Luca Gallo, le strutture. Lunedi 11 marzo è stata una giornata particolarmente significativa per la società amaranto, ma anche per la città di Reggio Calabria.
La visita del presidente del Credito Sportivo Andrea Abodi e dei suoi tecnici, voluta dai vertici della Reggina, in presenza del sindaco della città Giuseppe Falcomatà, ha rappresentato l’inizio di un percorso che dovrebbe portare alla totale riqualificazione di tutta l’area zona Granillo compreso ovviamente anche lo stadio.
Successivo sopralluogo anche al S. Agata, altro impianto di interesse della Reggina, da sempre casa degli amaranto, eccellenza del meridione per quello che riguarda i centri sportivi.
“Per fare calcio una società deve gestire le strutture”, una delle prime dichiarazioni dell’attuale presidente della Reggina Luca Gallo. Dalle parole ai fatti ed ora l’attesa dei bandi per riuscire ad avere in concessione entrambe.
In questo senso c’è una novità, raccontata dal delegato allo sport del comune di Reggio Giovanni Latella, ospite di Momenti Amaranto in onda su Video Touring. Diversamente da quanto si sapeva e si desiderava, i bandi per la concessione del Granillo e del S. Agata saranno separati e non congiunti, così come si era detto in un primo momento.
La prima motivazione è legata ad una differenza sostanziale sulla titolarità dei bandi. Per il Granillo, di competenza dell’amministrazione comunale, per il S. Agata la Città Metropolitana. E poi la tempistica. La pubblicazione del bando per il centro sportivo avverrà quasi sicuramente nei primi giorni di aprile, mentre per il Granillo i tempi sono decisamente più lunghi. L’Agenzia del Territorio ha chiesto 120 giorni per la stima dell’impianto e volendo essere ottimisti una volta effettuata, le successive procedure burocratiche, impegnerebbero qualche altra settimana. Se ne parlerà in estate piena.
Probabilmente, qualora fosse stato possibile, la Reggina di Gallo avrebbe preferito un bando congiunto per accorciarne i tempi, ma nella sostanza nulla cambia, viste le serie intenzioni ad avere entrambe le strutture in concessione a lunga scadenza.