Gom di Reggio: "Nessun duello o questione personale con Correale"

La nota del Grande Ospedale Metropolitano, in replica all'articolo pubblicato sulle nostre pagine mercoledi 3 luglio

Riceviamo e pubblichiamo la nota del Grande Ospedale Metropolitano, in replica all’articolo pubblicato sulle nostre pagine mercoledi 3 luglio.

“Nell’articolo in questione si accomunano fattispecie diverse di una stessa vicenda sovrapponendone i tempi e modificandone i contenuti che vanno, invece, riportati in un contesto di azioni amministrative, cronologicamente scandite e doverosamente poste in essere in quanto obbligatoriamente conseguenziali alle decisioni del Tribunale e alle disposizioni contrattuali”.

“Infatti -si legge nella nota del Gom- è proprio in virtù dell’Ordinanza con la quale il Tribunale di Reggio Calabria ha applicato la misura cautelare del divieto temporaneo di esercizio della professione medica per la durata di dodici mesi che il Grande Ospedale Metropolitano, con determina del 20.11.2023, ha preso atto di tale misura ed applicato la sospensione cautelare dal servizio per il Dr. Pierpaolo Correale.

Nessun “duello”, quindi, nessuna questione personale ma solo ed esclusivamente l’applicazione di quanto disposto dagli organi giudicanti nonché dal CCNL, secondo cui “Il dirigente colpito da misura restrittiva della libertà personale o da provvedimenti giudiziari inibitori che impediscono la prestazione lavorativa, è obbligatoriamente sospeso dal servizio, con sospensione dell’incarico dirigenziale conferito e privazione della retribuzione, per tutta la durata dello stato di restrizione della libertà”.

Prosegue il Gom nella sua replica al nostro articolo.

“Da atto notificatoci dal legale del dr. Correale si rileva che la Corte di Cassazione ha annullato, nell’udienza del 5/6/2024, l’ordinanza di sospensione per un anno dall’esercizio della professione applicata dalla Procura di Reggio Calabria rinviando gli atti al Tribunale di Reggio Calabria per un nuovo giudizio.

Il Tribunale di Reggio Calabria, con provvedimento del 12/6/2024, ha rigettato l’istanza di revoca della misura interdittiva avanzata dai legali di Correale ed ha ridotto il periodo della stessa misura da dodici a otto mesi. Quindi nessun annullamento, nessuna assoluzione, nessuna illegittimità dell’inchiesta come da altri dichiarato.

A seguito di ciò il dr. Correale rientrerà in servizio al termine del periodo di sospensione irrogatogli dal Tribunale, per come sopra riportato, nella posizione giuridica ed economica in essere all’atto della sospensione come specificatamente richiesto anche dallo stesso legale del dr. Correale e come certamente avverrà. Quindi non è pronto alcun avviso per sostituirlo.

Va chiarito, ancora, un ulteriore punto sostanziale nettamente travisato dall’articolista. La Commissione di Valutazione, composta da professionisti del G.O.M., nell’ambito delle ordinarie procedure di valutazione a cui sono obbligatoriamente sottoposti tutti i Direttori di U.O.C. (trattasi di previsione contrattuale e non già di atto arbitrario della Direzione Strategica), non ha confermato il dr. Correale nel suo ruolo di Direttore della U.O.C. di Oncologia Medica.

Contro questa decisione, il dr. Correale ha fatto ricorso che è stato già rigettato in primo e secondo grado dal Tribunale di Reggio Calabria, Sezione Lavoro, il quale ha riconosciuto la piena legittimità dell’operato della Direzione del G.O.M. L’esigenza di pervenire alla copertura dell’incarico di Direttore ff della UOC Oncologia nasce da questo provvedimento di natura amministrativa dell’Azienda che nulla ha a che vedere con il provvedimento di natura penale applicato dal Tribunale al dr. Correale.

Perché mai, quindi, la selezione interna avviata per un ruolo per il quale il dr. Correale è stato valutato non idoneo dovrebbe impedire il rientro dello stesso nel suo legittimo ruolo di Dirigente medico della U.O.C. di Oncologia?

E infine, sempre per massima chiarezza, Le comunico che l’iter giudiziario esposto non ha cancellato né interferito in alcun modo sul procedimento penale, in corso, in capo all’ex Direttore della UOC Oncologia le cui vicissitudini giudiziarie sono del tutto indipendenti da chi al momento è alla guida del G.O.M. di Reggio Calabria.

Quanto alle numerose considerazioni espresse nell’articolo su “duelli”, “buon sangue”, “dipendente indesiderato”, “accoglienza”, “sostituzione”, “non gradimento” ed altro si ritiene altra la sede per i dovuti chiarimenti”.