Gli alunni fanno vedere le stelle: un ponte tra Roma e Reggio Calabria


Nella settimana dal 27 febbraio al 3 marzo un gruppo di 25 alunni  e 2 docenti accompagnatori provenienti dal Liceo Bertrand Russell di Roma ha svolto un viaggio di istruzione, con validità di alternanza scuola-lavoro, presso la città di Reggio Calabria.

Al centro del viaggio l’astronomia che, con tutte le sue molteplici connessioni con le discipline di studio e la sua profonda valenza culturale, ha saputo fare da collante tra due città italiane così distanti ma accomunate da una storia millenaria.

Fulcro di tutte le attività è stato il Planetario Provinciale Pythagoras di Reggio Calabria che, grazie alla competenza della prof.ssa Angela Misiano e dei suoi eccellenti collaboratori, ha saputo essere non solo all’altezza della situazione ma ha trasmesso agli ospiti romani tutto il calore che la città di Reggio sa esprimere quando decide di dare il meglio di sè.

In un’intensa settimana di attività i ragazzi ospiti hanno prima toccato con mano le bellezze naturali del Parco Nazionale dell’Aspromonte, accolti dal presidente, prof. Giuseppe Bombino e dal direttore, dott. Sergio Tralongo e condotti dalle guide alla scoperta degli angoli più suggestivi; successivamente hanno avuto uno scambio di esperienze con gli alunni del Liceo Classico Tommaso Campanella, accolti dalla dirigente  prof.ssa Maria Rosario Rao, Baricentro dell’esperienza dei ragazzi durante l’intera settimana è stato il Planetario Pythagoras, unico ed insostituibile luogo di apprendimento e crescita per persone di tutte le età.

Tra le storie raccontate sotto la  cupola, le osservazioni al telescopio ,sotto un cielo privo di inquinamento luminoso come solo un’area protetta può offrire, presso l’osservatorio astronomico “La notte stellata” situato  all’interno del Parco,  le meraviglie del MARC, il Sole e la cucina calabrese, i ragazzi tornano a Roma per dire quanto è meraviglioso vedere le stelle nel nostro meridione, desiderosi di trasmettere ai compagni, ai docenti, alla dirigente Anna Maria Aglirà e alle famiglie come è bello essere accomunati da uno stesso cielo e poter vedere le stelle sapendo che si è eredi di una storia irripetibile.