Gli alunni della scuola primaria di archi mettono in scena “Il mondo che vorremmo…”


In occasione delle festività natalizie, nell’istituto scolastico della zona nord della città dello Stretto, i piccoli attori hanno allietato le famiglie presenti con un’originale rivisitazione del viaggio di Maria e Giuseppe e della Natività
“Il mondo che vorremmo…”: questo il titolo della recita di Natale messa in scena dagli alunni della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo “Falcomatà – Archi”, plesso di Archi.
L’idea che ha ispirato la rappresentazione è stata quella di ripercorrere le tappe di un immaginario viaggio di Maria e Giuseppe attraverso i cinque continenti, animato dal desiderio che Gesù Bambino nascesse in un mondo privo di pregiudizi e discriminazioni razziali, un mondo nel quale gli uomini fossero in grado di apprezzare la bellezza della “diversità” e comprendessero che non c’è differenza di razza, colore e bandiera quando si parla di sentimenti.
Sul palco dell’istituto scolastico della periferia nord della città, gli alunni hanno rappresentato usi, costumi e tradizioni dei cinque continenti con balli, canti e poesie in un’atmosfera resa magica dalle suggestive immagini proiettate sullo schermo presente alle spalle dei piccoli attori.
Successivamente, sulle note del brano “Il mondo che vorrei” di Laura Pausini, i bambini, tenendo in una mano piccole luci rosse, hanno formato un grande girotondo intorno ai genitori, creando un’immagine ideale nella quale ognuno poteva sentirsi al centro del mondo e parte di esso.
In chiusura la rappresentazione della Natività, accompagnata dalla proiezione di un video, nel quale è stata sottolineata l’importanza dell’Avvento, quale momento di riflessione necessario per prepararsi ad accogliere Gesù nel nostro cuore e nella vita quotidiana.
Finale riservato all’esibizione canora di tutti gli alunni sulle note di “Sarà Natale se”.
Ancora una volta il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “Falcomatà – Archi”, dott.ssa Serafina Corrado, si è rivelata attenta alle esigenze degli alunni creando, con la fondamentale collaborazione del corpo docente, un momento di incontro tra la scuola e le famiglie che rappresentasse un’occasione di socialità e di reale crescita per entrambe le agenzie educative.