G.Nucera invia lettera alla Commissione Europea: ‘Sia respinto il Pnrr presentato dal Governo italiano’

"Daremo battaglia in tutte le sedi affinchè i diritti delle regioni meridionali vengano riconosciuti”

Commissione Europea

Il Movimento ‘La Calabria che vogliamo’, con un documento firmato dal Presidente Giuseppe Nucera, ha inoltrato alla Commissione Europea la richiesta di respingere il Pnrr ( Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) presentato dal Governo italiano.

“Le linee guida stabilite dall’Unione Europea per la ripartizione delle risorse sono stabilite in modo chiaro e perentorio. La spesa pro capite e il tasso di disoccupazione sono gli elementi fondamentali da tenere in considerazione, con una buona parte degli investimenti che deve essere destinato alle regioni più arretrate da un punto di vista socio-economico d’Europa.

Per queste ragioni l’Europa ha assegnato all’Italia 209 miliardi del Recovery Fund, di questi quasi il 70% deve essere destinato al Mezzogiorno per il riequilibrio con il nord. Significa che sul piano occupazionale questi fondi devono creare circa 3 milioni di nuovi occupati. Il piano inviato a Bruxelles dal Governo -sottolinea Nucera- è fuori dagli obiettivi e per queste ragioni lo riteniamo irricevibile da parte dell’Unione Europea”.

Giuseppe Nucera

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“La straordinaria ed irripetibile quantità di risorse messe a disposizione del Recovery Fund può e deve essere destinata ed utilizzata al fine precipuo di realizzare, dopo decenni di obiettivi mancati, quella coesione sociale, economica e territoriale che renda finalmente il nostro Paese degno dell’Unità che la storia ha voluto consegnarci.

Il Pnrr, secondo le intenzioni dell’Ue, dovrebbe consentire di invertire il trend che, tra il 2008 e il 2018, ha visto scendere la spesa pubblica per investimenti nel Mezzogiorno da 21 miliardi a poco piu di 10. Il Piano di rilancio presentato dal Governo italiano alla Commissione Europea prevede per il Sud circa 82 miliardi, cioè il 40% delle risorse territorializzabili.

Al Mezzogiorno però, in base ai criteri di ripartizione UE (popolazione, inverso PIL pro capite, tasso di disoccupazione media degli ultimi 5 anni) spetta circa il 68% dei 209 miliardi destinati all’Italia, invece del 40% assegnato.

Si tratta di un vero e proprio furto che danneggia enormemente il Sud e riduce in maniera drastica le possibilità di rilancio e sviluppo in questa delicata fase storica ricca di problematiche ma anche di opportunità derivanti dalle risorse messe in campo dall’Unione Europea.

Pertanto, alla luce di queste considerazioni -conclude l’ex Presidente di Confindustria Rc- abbiamo inviato richiesta ufficiale alla Commissione Europea di respingere il PNRR del Governo Draghi, in attesa che lo stesso apporti le dovute modifiche conformemente alle linee di indirizzo che sono alla base dell’ammontare delle risorse destinate all’Italia.

Alla nostra stessa richiesta, si sono uniti numerosi sindaci del Mezzogiorno. Il Recovery Fund rappresenta per il Sud e la Calabria in particolare un’opportunità di rilancio e sviluppo irripetibile. Daremo battaglia in tutte le sedi affinchè i diritti delle regioni meridionali vengano riconosciuti”.