Reggio, la lettera aperta di Falduto: ‘Chi rappresenta davvero l’economia reale?’
"Il tempo delle formalità è finito. Serve un ritorno al confronto vero, al dialogo reale con il tessuto economico" le parole di Falduto
23 Gennaio 2025 - 11:55 | Redazione
“Ho letto con attenzione la notizia sull’incontro tra i rappresentanti del Comune, l’Assessore Malara e le associazioni che, nella prassi consolidata, vengono presentate come portavoce delle categorie produttive. Mi domando, però, se queste sigle, pur formate da rispettabilissime persone, possano davvero rappresentare la realtà economica e imprenditoriale vera del nostro territorio.”
Con queste parole inizia la lettera aperta di Giuseppe Falduto, imprenditore di Reggio Calabria, condivisa sui propri canali social. La riflessione si concentra sul ruolo delle associazioni di categoria e sulla loro effettiva capacità di rappresentare le imprese locali.
Critiche al dialogo mancato e al ruolo delle associazioni
“Alle origini della Repubblica, queste associazioni erano luoghi di confronto autentico, spazi dove gli associati potevano discutere, proporre e indirizzare le decisioni politiche. Oggi, invece, sembrano essere coinvolte dalla politica più per legittimare le scelte già fatte che per dare voce alle imprese e alle loro necessità.”
PSC e Master Plan: strumenti cruciali ma mal gestiti
Sul Piano Strutturale Comunale (PSC) e sul Master Plan, Falduto si domanda:
“È normale che i rappresentanti delle categorie produttive non abbiano sentito l’esigenza di confrontarsi prima con le vere aziende? È normale che non abbiano organizzato incontri con chi, ogni giorno, lotta per tenere in piedi la propria attività, per capire cosa significhi un certo tipo di PSC o Master Plan rispetto a un altro?”
L’appello al cambiamento e al dialogo reale
Falduto lancia un appello per un ritorno al confronto autentico:
“Serve un ritorno al confronto vero, al dialogo reale con il tessuto economico. Le associazioni devono riappropriarsi del loro ruolo originario, ascoltando chi rappresentano e portando proposte concrete sui tavoli istituzionali. Le istituzioni, dal canto loro, devono aprirsi a un ascolto attivo, non formale, per adottare strumenti di pianificazione che favoriscano lo sviluppo e non lo ostacolino.”
Costruire un futuro sostenibile per Reggio Calabria
Falduto conclude con un messaggio di speranza e un invito alla responsabilità:
“Solo così potremo costruire un futuro sostenibile per la nostra città, in cui le poche imprese rimaste non solo sopravvivano, ma abbiano le basi per crescere e prosperare. Rivolgo questo appello a chiunque abbia il potere e la responsabilità di cambiare le cose. Il tempo delle formalità è finito. È arrivato il momento di ascoltare la realtà.”