Caos Giunta a Reggio, Marcianò: ‘Giochiamo a carte scoperte’
"Nessuno di noi, senza l’apporto di altri 16 consiglieri, può salvare Reggio. Mettiamo la parola fine a questa gara al massacro" la Marcianò
07 Gennaio 2024 - 19:02 | Comunicato
Di seguito il comunicato stampa con le dichiarazioni di Angela Marcianò sulla formazione della Giunta del Comune di Reggio Calabria.
Dichiara la Marcianò:
“Non è l’arroganza del primo cittadino “antidemocratico”, così definito dal suo partito, il PD, il tema all’ordine del giorno urgente da trattare. È un film già visto, che, infatti, avevo raccontato, con dovizia di particolari, diversi anni fa quando a subirne gli effetti nefasti ero stata proprio io. Ma questa volta, ad essere mandata a casa non è stata solo l’outsider Marcianò, ma tutta la Giunta, a parte il fido Brunetti, nonostante gli assessori seguissero fedelmente il suo “illuminato” (per i più, fulminato) programma politico”.
Continua la Marcianò:
“Adesso la sorte infausta ha riguardato tutti gli altri, quella stessa maggioranza che ha consentito la rielezione del sindaco e lo ha tenuto a galla al tempo della sospensione. Falcomatà ha bucato proprio il salvagente che gli ha salvato la vita. L’ennesima “bravata “ del primo cittadino, condita da prepotenza e dal solito cinico “effetto sorpresa”, che lo fa sentire un grande statista, non deve sorprendere”.
Spiega la Marcianò:
“Nulla di ciò a cui stiamo assistendo, come cittadini e come consiglieri, appare nuovo. Quello che di inedito dovrebbe generare questa storia, in realtà, è tutt’altro. La maggioranza, nelle sue componenti più significative, ha scritto comunicati severi e inequivocabili, dinanzi alla gravità dei quali l’opposizione ha tracciato opportunamente la strada della mozione di sfiducia. Io mi permetto di andare oltre, suggerendo di proseguire con incisiva coerenza, a carte scoperte e con mani libere. Nessuno di noi, senza l’apporto di altri 16 consiglieri, può salvare Reggio”.
Conclude la Marcianò:
“Ritroviamoci e dopo una stretta di mano apponiamo orgogliosamente la nostra firma sulla parola FINE a questa lunga gara al massacro che ha coinvolto, suo malgrado, la nostra Città. Ne abbiamo, finalmente l’opportunità: restituiamo ossigeno alle speranze dei reggini. Non rappresentiamo i voti che abbiamo preso, ma quelli che un giorno potremo dimostrare di aver meritato”.