Giornata della Memoria, commemorati a Reggio gli internati militari italiani e i deportati
Cerimonia di ANEI e ANPC a via Giudecca: riconoscimenti e omaggi agli IMI, con il capitano Antonino Neri decorato del Diploma di Benemerenza Mauriziano
30 Gennaio 2025 - 09:22 | Comunicato Stampa
Le Associazioni ANEI e ANPC hanno organizzato e celebrato a Reggio Calabria, presso la pietra d’inciampo di via Giudecca, il “Giorno della Memoria” per onorare il sacrificio degli “Internati Militari Italiani” e i deportati nei Lager tedeschi. La stipula dell’avvenuto armistizio, appresa inaspettatamente l’8 settembre 1943, creò disorientamento fra i soldati.
Nel momento in cui il concetto di Patria appariva superato nel suo significato ideale, reparti italiani consegnati ai tedeschi ritennero di mantenere con onore il giuramento prestato, seppur distrutti materialmente e moralmente, fedeli al Re, scelsero la via della schiavitù, coerenti ai valori e alla coscienza, in maniera continua e ossessionante più della fame.
S.E. il Prefetto Clara Vaccaro, l’Assessore Francesco Costantino della Città Metropolitana, le Associazioni Combattentistiche e d’Arma (ANMIG, AMPA, Nastro Verde, Sommergibilisti ANMI, Avieri, Carristi, Sottufficiali d’Italia, con i propri labari e bandiere; nonché, Gianluca Tripodi (Presidente ANPC), nipote dell’Internato Vito Italiano; Nicola Marazzita (Presidente ANEI), figlio dell’Internato Giuseppe Marazzita; Donatella Neri, figlia dell’Internato Antonino Neri; Giuseppe Cantarella, figlio dell’Internato Luigi Cantarella; Antonio Porcaro, figlio dell’Internato Domenico Porcaro; hanno testimoniato il valore, rendendone gli onori, dei protagonisti e interpreti di ciò che fu “l’altra resistenza”.
Conferimento di riconoscimenti e la storia di un Internato
A dicembre 2023, il “Nastro Verde” Calabria, riconoscendo l’ardimento e l’audacia, ha conferito all’Internato 8638, Capitano del R.E. Antonino Neri, deportato nel campo di concentramento Oflag 83 di Wietzendorf in Germania, il Diploma di Benemerenza Mauriziano. Egli fu assertore convinto della potenza dello spirito, conservando le certezze e non collaborando col nemico per non offuscare la limpidezza delle nobili tradizioni dell’onore militare.
Una storia di coraggio e abnegazione, che lascia ammutoliti, dove la vita e la morte si intrecciarono al senso dell’onore e al rispetto della parola data, all’amore di Patria e alla volontà di donare sé stessi. Il valore del passato ha il vantaggio di costituire un’acquisizione definitiva e immutabile.