Giorno del Ricordo, il presidente Mancuso: ‘Non dimenticare quanti vennero uccisi nelle foibe’
"Data fondamentale per riflettere sulle ideologie totalitarie e sulle loro tragiche conseguenze per l’essere umano" le parole di Mancuso
10 Febbraio 2025 - 09:35 | Comunicato Stampa
![Filippo Mancuso](https://www.citynow.it/wp-content/uploads/sites/5/2024/06/filippo-mancuso.jpg)
Il Giorno del Ricordo rimane una data fondamentale per commemorare le vittime delle foibe, tutte le persone uccise in quel massacro e costrette all’esodo forzato, ma anche per riflettere sulle ideologie totalitarie e sulle loro tragiche conseguenze per l’essere umano.
Non bisogna dimenticare – come ha più volte sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – il dolore inflitto agli italiani di Istria, Dalmazia e Venezia Giulia sotto l’occupazione dei comunisti jugoslavi durante la drammatica fase storica legata alla Seconda Guerra Mondiale e agli eventi successivi.
L’importanza del Giorno del Ricordo
La solennità civile nazionale, istituita nel 2004, ha l’obiettivo di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe.
Determinati avvenimenti, macchiati dal sangue di tanti innocenti, devono rimanere impressi nella nostra memoria ed essere divulgati, in particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, affinché le nuove generazioni possano conoscere e approfondire questa tragica pagina della storia italiana.
Un impegno delle istituzioni e delle scuole
La legge sul Giorno del Ricordo ha avuto il merito di eliminare l’indifferenza che per troppo tempo è calata sulle atrocità subite dagli italiani per mano della repressione comunista.
Per costruire un futuro libero da odi etnici e brutalità oppressiva, è essenziale il coinvolgimento attivo delle istituzioni e delle scuole, con iniziative mirate alla sensibilizzazione storica e civile.
Un messaggio di pace e rispetto tra i popoli
Solo un costante lavoro di sensibilizzazione contro ogni forma di violenza e sopraffazione può contribuire a costruire una società libera da odio e pregiudizi razziali, fondata sul rispetto dell’individuo e sulla pace tra i popoli.
Il Presidente del Consiglio Regionale
Filippo Mancuso