Gerace, un ‘borgo incantato’ ricco di eleganza e storia
La bellezza di Gerace, sempre discreta ed elegante, si annida in ogni angolo. Nel 2015, è arrivato settimo tra i borghi più belli di tutta Italia.
01 Novembre 2016 - 20:35 | Redazione
Gerace, nel 2015, è arrivato settimo tra i borghi più belli di tutta Italia. È il connubio tra eleganza e storia a dar vita ad una ‘valle incantanta’, piena di un fascino che conquista chiunque la visiti.
Da dove deriva il nome di “Gerace”? Leggenda vuole che si ispiri a un leggendario sparviero, in greco Ièrax, Ιέραξ, che avrebbe guidato i Locresi, inseguiti dai Saraceni, verso la rocca. Più probabile invece derivi dal nome della Diocesi di Locri, dedicata a Santa Ciriaca (Aghia Kiriaki, Agia Ciriaci, Αγία Κυριακή in greco).
IL BORGO DI GERACE
La bellezza di Gerace, sempre discreta ed elegante, si annida in ogni angolo. Il passare degli anni non ha minimamente intaccato ma anzi ha forse aumentato il fascino di un luogo magico, importante in passato per la sua posizione particolarmente strategica. Grazie alla possibilità di controllare i traffici costieri, la sua particolare conformazione orografica che permetteva una naturale fortificazione, Gerace divenne oggetto di attenzione sia dell’Impero bizantino che del regno di Sicilia.
Borgo medievale arroccato su una rupe costituita da conglomerati di fossili marini, Gerace rappresenta uno dei luoghi più importanti per il turismo calabrese. L’assetto urbanistico è di stampo medievale ed è diviso in tre nuclei principali: la Città Alta, il Borgo Maggiore e il Borghetto. La città alta è dominata dalla maestosità della Cattedrale, risultato di diversi stili architettonici, risulta essere la più grande di tutta la Calabria.
L’architettura del Borgo Maggiore è alternata da antiche case medievali a palazzi nobiliari. E’ caratterizzata dai ‘mignani ’ tipico spazio antistante l’entrata domestica riservata al pettegolezzo paesano. Importante e ricca di storia è la Chiesa di Santa Maria del Mastro con il portale realizzato in pietra tenera del luogo,fondata nel 1083 dedicata ai megalomartiri Eustazio e Caterina.
All’interno della Chiesa sono stati rilevati un pozzo e quattro ossari, monete in rame, medagliette votive. Attraverso una maestosa porta si entra nel Borghetto, altro nucleo cittadino,qui si denota l’abbandono di alcune abitazioni edificate sulla roccia. Si può ammirare la Chiesa di San Martino,fu ricostruita dopo il terremoto del 1783. Appartiene al tardo-barocco neoclassico,l’interno conserva un pregiato organo a canne del 1851.
Tutti i turisti possono ammirare gli angoli più belli e suggestivi della città godendo del suo inconfondibile stile e meravigliosa bellezza. Le piccole casette, i tanti palazzi gentilizi, il Castello, la millenaria Cattedrale e le quasi 100 chiesette, riportano indietro nel tempo con la visione delle antiche cupole bizantine ma anche con gli evidenti richiami barocchi e greco-ortodossi.
« Piena di palazzi bellamente situati, posta su uno stretto margine di roccia […]
Meravigliati da tanti panorami che si presentano da ogni lato; ogni roccia, Santuario o palazzo a Gerace sembravano essere sistemati e colorati apposta per gli artisti… »
(Edward Lear – Diario di un viaggio a piedi – 1847)